
AP Photo/Chiang Ying-ying
La resistenza di Taiwan
Pechino non si fermerà a Hong Kong. Per questo l’alleanza democratica deve rafforzarsi. Parla l’ambasciatore Andrea Sing-Ying Lee
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Roma. Il sogno di Hong Kong è finito, e Pechino ha vinto. Ma la comunità internazionale può fare ancora qualcosa. Esistono degli strumenti, come le sanzioni internazionali, che possono mandare un messaggio chiaro al Partito comunista cinese. E poi c’è una scelta di campo, più ideologica: per esempio riconoscere e ascoltare quel pezzo di Asia che è rimasto fieramente democratico per oltre settant’anni, nonostante la costante minaccia cinese: Taiwan, l’isola di Formosa che Pechino rivendica come suo territorio.
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- Giulia Pompili
È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio dal 2010, si occupa delle vicende che attraversano l’Asia orientale, soprattutto di Giappone e Coree, e scrive periodicamente anche di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo. Ha una newsletter settimanale che si chiama “Katane”, ed è in libreria con "Sotto lo stesso cielo" (Mondadori). È terzo dan di kendo.