La manifestazione dei sostenitori di Maduro a Caracas (Foto LaPresse)

Nessun imperialismo in Venezuela

Redazione

Maduro marcia con i soldati e denuncia l’America. È ora di smetterla

Oggi in Venezuela è stato il giorno della contromarcia – la marcia cupa del dittatore Nicolás Maduro, vestito di verde scuro militare e attorniato da centinaia di soldati, che hanno sfilato per le strade di Caracas con le armi spianate, per minacciare e al tempo stesso dimostrare la propria forza. Il significato della marcia era: l’“Operazione Libertà” del leader dell’opposizione Juan Guaidó non è riuscita. Guaidó voleva convincere l’esercito venezuelano, che tiene le chiavi del potere, a passare dalla sua parte. Ci ha provato, ha occupato una base militare, si è mostrato con qualche plotone amico. Ma il corpaccione dei militari sta ancora con la dittatura e, senza esercito, in Venezuela non si fa la rivoluzione. Ci sono molte teorie sul perché la rivolta non è riuscita.

 

Oggi il Wall Street Journal ha scritto che per settimane c’erano state trattative tra l’opposizione e il regime, che si era parlato di un possibile accordo che prevedeva una buonuscita per Maduro, garanzie per i militari e una transizione pacifica, ma per qualche ragione l’accordo si è spezzato. Lo stallo rimane, il Venezuela soffre, e Maduro in televisione può annunciare che ancora una volta il “complotto imperialista” è stato sventato. Ecco, soffermiamoci su questo punto. Maduro, e Hugo Chávez prima di lui, amano parlare di imperialismo che vuole distruggere il Venezuela, dove imperialismo sta per: gli americani. Sono dichiarazioni che fanno leva su un fortissimo sentimento anti yankee che permane in tutta l’America latina dopo i decenni della Guerra fredda, e che l’elezione di Donald Trump ha riportato in auge più che mai. Da gennaio, Trump si è espresso più volte a favore di un regime change in Venezuela, e questo ha portato i teorici del complotto al parossismo. Ma la rivoluzione venezuelana non è una manovra militaristica di Washington. È una rivolta contro un regime corrotto, per la democrazia e per il pane. Stare con un dittatore che ha affamato il suo popolo soltanto per dare addosso all’imperialista Trump sarebbe da pazzi.

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