Esame di maturità

Roberto Maroni

Non sono solo ragazzi e professori a essere sotto pressione in questi giorni. Una prova altrettanto complessa attende il premier Conte e il suo governo

Esame di maturità al via. Da domani iniziano le sedute con i maturandi. Una maturità con tante incertezze e le solite critiche, ma ora si parte. In bocca al lupo ai nostri ragazzi e un ringraziamento ai professori e al personale tutto delle nostre scuole, che ha saputo resiste alla pandemia e alle immancabili polemiche. Ma non sono solo ragazzi e professori a essere sotto pressione in questi giorni. Una prova di maturità altrettanto complessa attende il premier Conte e il suo governo. L’esame di maturità sono gli Stati generali che si tengono in questi giorni a Roma. Per questa iniziativa non sono mancate aspre critiche, mugugni e nervosismo, sia da destra che da sinistra. 

 

Da leghista non faccio certo il tifo per questo governo, ma da cittadino vorrei tanto che l’alunno Giuseppe Conte superasse questa prova di maturità. Che vuol dire passare (finalmente) dalle parole ai fatti. Che vuol dire mettere in campo misure concrete per le famiglie in difficoltà, per i lavoratori che hanno perso il lavoro, per le imprese in crisi nera. Di questo c’è bisogno oggi, di una politica che affronti la crisi con maturità e lasci da parte le convenienze di partito.

 

Ce la farà il governo a superare l’esame?

 

Non so, temo che la chiacchiera romana (ancora una volta) prevarrà sulla concretezza ambrosiana. Soprattutto se è vera l’anticipazione di Repubblica: agli Stati generali il governo svela un piano enciclopedico di rilancio in 55 voci. Piano enciclopedico? 55 voci? Ma dai…

 

Stay tuned.

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