In Francia arriva la pedagogia gay friendly. Per un “illuminismo sessuale” “No alla morale di Vincent Peillon”. L’altolà contro il ministro francese dell’Educazione non viene da un quotidiano conservatore, ma dal Monde. Non scalda neppure la gauche il progetto di “rifondazione della scuola” voluto da Peillon e ispirato ai princìpi della Repubblica: “Liberté, Egalité, Fraternité”. L’Uni, una delle principali organizzazioni sindacali della scuola, parla di tentativo di “destrutturare la società”. Formulato dallo storico Alain Bergounioux e dalla filosofa Laurence Loeffel, il programma Peillon di “insegnamento laico della morale” è il revival, seppur in forma diversa, della vecchia morale laica obbligatoria abolita nel 1968. Giulio Meotti 28 MAG 2013
Jihad e topless Omar Bakri a quattro anni fu scelto tra ventotto fratelli e sorelle per dedicarsi ad Allah e all’ortodossia salafita. Omar era un bambino prodigio di Aleppo, in Siria, che il padre avviò agli studi nella grande moschea-università egiziana di al Azhar, “la radiosa”. Bakri sarebbe diventato “l’imam del Londonistan” e “l’ayatollah di Tottenham”, il più sorvegliato e noto dei fondamentalisti islamici inglesi. Sette anni fa Londra lo espulse in Libano, da dove continua a inneggiare al jihad, al martirio, alla guerra contro gli ebrei e gli “infedeli”. Ieri si è scoperto che Bakri è stato anche il “curatore” della conversione del terrorista di origini nigeriane che ha macellato un soldato nel cuore della capitale britannica. Giulio Meotti 25 MAG 2013
I figli prediletti del multiculturalismo L’Independent, giornale mai incline alle generalizzazioni sull’islam, un anno fa ha pubblicato un dossier choc: “L’islamizzazione della Gran Bretagna”. Vi si raccontava il fenomeno impressionante dei convertiti alla religione coranica. Stando alle ricostruzioni, uno di loro, Michael Adebolajo, due giorni fa ha assassinato un soldato a Woolwich, Londra. Dopo la conversione, Michael si fa chiamare “Mujaheed”. Un mese fa un raid coordinato tra polizia e servizi segreti a Stratford, nella zona est di Londra, ha portato all’arresto di Richard Dart, un altro convertito all’islam figlio di due insegnanti. Il giovane è stato convertito da Anjem Choudary, celebre imam noto per un filmato pubblicato dal Sun. Leggi l'editoriale Il briefing insanguinato Giulio Meotti 24 MAG 2013
L’educazione all’apocalisse del suicida a Notre Dame "Ah la décadence!”. Pierre Drieu La Rochelle se la immaginava con i soldati tedeschi che dilagavano tra la Somme e l’Oise. Per Dominique Venner, la decadenza era la decomposizione dell’Europa sotto la minaccia dell’islamizzazione e gli eccessi del postmoderno (fra cui il matrimonio gay). Il suicidio dello storico francese dentro la cattedrale di Notre Dame è un simbolo della stessa decadenza, che la destra francese ha letto ed esorcizzato nel modo peggiore. Tiliacos Il machete, l’islam e Notre Dame Giulio Meotti 23 MAG 2013
I still am Non c’è nulla di eroico. Ma per dirla con Jeffrey Tate, che fu a colloquio con il Foglio cinque anni fa, “ho sempre avuto paura che la mia forza fisica potesse scomparire”. Quella di James Levine non è dunque la storia di Adrian Leverkuhn, il protagonista del “Doctor Faustus” di Thomas Mann che scambia con Satana la grandezza dell’arte col dolore. Piuttosto è come se, attraverso la musica, il maestro Levine abbia cercato di ristabilire l’eguaglianza impossibile, ansioso di riacquistare la bellezza perduta. Contro tutti i pronostici, “Levine is back”, scrive sul New York Times Anthony Tommasini, il gran sacerdote della critica musicale americana. Giulio Meotti 21 MAG 2013
Pogrom italiano Sabato 9 ottobre 1982. Si celebra la festività ebraica di Sheminì Atzeret, giorno in cui è prevista la grande benedizione dei bambini. La sinagoga centrale di Roma è gremita. Alle 11.55 escono dal Tempio i primi ebrei, passano dalla porta laterale su via Catalana, in corrispondenza del numero civico 1/A. Due uomini lanciano bombe contro le famiglie che si accalcano all’uscita. Chi corre, chi cerca riparo dietro le macchine, mentre raffiche di mitra vengono sparate dai terroristi che si dileguano in direzione di via Arenula e poi di Campo de’ Fiori. Muore un bambino di due anni, Stefano Taché, il primo ebreo ammazzato sul suolo italiano in quanto ebreo dai tempi della deportazione nazifascista. Giulio Meotti 20 MAG 2013
Sean O’Malley boicotta l’ateneo dei gesuiti che invita il premier abortista Il Boston College, pilastro del sistema educativo dei gesuiti in America, il 20 maggio ha in programma di onorare Enda Kenny, premier irlandese e sostenitore della legge che porterà l’aborto a Dublino. Il cardinale Sean O’Malley, fra i candidati a succedere a Papa Benedetto XVI, non ci sarà, perché ha annunciato il boicottaggio della cerimonia di assegnazione delle lauree alla quale parteciperà Kenny. “I vescovi cattolici degli Stati Uniti hanno chiesto alle istituzioni cattoliche di non onorare politici e pubblici ufficiali che promuovono l’aborto”, ha detto O’Malley. “Kenny sta promuovendo aggressivamente una legislazione abortista”. Giulio Meotti 19 MAG 2013
Da “Miss Guardian” a nemesi dei radical chic. L’abiura di Melanie Phillips Nel commentarne il libro, il Wall Street Journal ha definito Melanie Phillips “la coscienza politica inglese”, mentre l’Independent l’ha chiamata “castigo dei liberal”. “Guardian Angel”, il titolo del volume, è una storia personale e un atto d’accusa contro l’establishment giornalistico anglosassone. Melanie Phillips ha lavorato per vent’anni al Guardian (da qui il titolo), prima di approdare all’Observer, allo Spectator e al Times. Premiata con l’Orwell Prize, il riconoscimento più prestigioso della stampa inglese, Phillips ha firmato best-seller come “All must have prizes”, atto d’accusa verso la crisi morale della Gran Bretagna (anche Tony Blair avrebbe risposto pubblicamente alle critiche della Phillips). Giulio Meotti 18 MAG 2013
Il mondano Bret Easton Ellis scomunica il “fascismo gay”, cupo e infantile “Se non sei un omosessuale felice, completamente a posto con sé stesso, che promuove i sani valori del mainstream rispecchiando l’Elite gay culturalmente corretta, allora vieni considerato come un omosessuale che odia se stesso. Questo è il cuore della menzogna gay”. Parole vergate non da un vecchio trombone della destra conservatrice americana, ma sul celebre magazine gay americano Out e a firma di Bret Easton Ellis, omosessuale dichiarato, noto viveur, formidabile partygoer e famosissimo romanziere autore di “American Psycho”. Giulio Meotti 17 MAG 2013
Allarmi e dossier sull’Europa caduta nel buco nero della denatalità “Può un paese scomparire?”, chiede la rivista Foreign Policy. Sì, di cause naturali, come certi atolli delle Maldive sommersi dalle acque. O di cause militari, come accadde al regno di Aragona. Ma secondo l’economista inglese Edward Hugh, un paese può morire anche di demografia. Per questo ci ha scritto un libro, “Popolazione, la risorsa non rinnovabile”. Il tema è anche al centro del terzo Forum sulla demografia, dal titolo “Investire sul futuro demografico in Europa”, che si è aperto a Bruxelles lo scorso 6 maggio. Definito dal New York Times “il profeta della caduta dell’euro” per le sue previsioni antesignane sulla debolezza strategica della moneta unica, Hugh è stato arruolato dal Fondo monetario internazionale per analizzare la situazione economica spagnola. Giulio Meotti 14 MAG 2013