il ritratto per i suoi 90 anni Insaziabile Kissinger Superata la soglia dei novant’anni, l’aureola non è scomparsa dalla testa dell’ambizioso insaziabile (lui che definì il potere “l’afrodisiaco supremo”), del servile con i potenti, dell’amorale. Nel sillabario di odio kissingeriano queste definizioni si sprecano. E il New York Times aggiunge, fra le caratteristiche di Kissinger che più fanno infuriare i suoi detrattori, “l’accento da baritono e la capacità intellettuale intimidatoria” Giulio Meotti 03 GIU 2013
Orwell sarebbe fiero della Francia: via “madre” e “padre” dal codice civile Del biblico “onora il padre e la madre” resta una flebile traccia nelle democrazie occidentali. In Canada è stata predisposta la sostituzione, nella legislazione federale, del termine “genitore naturale” con la dizione di “genitore legale”. Nel Massachusetts, fra i primi stati americani a predisporre le nozze gay, nei certificati di matrimonio non c’è più scritto “moglie” e “marito”, ma “parte A” e “parte B”. Nella Spagna di Zapatero nei certificati di nascita fu introdotto il celebre “progenitore A” e “progenitore B” al posto di padre e madre. E i termini “madre” e “padre” non figurano più sui passaporti dello stato di Washington da oltre un anno, “per adattarsi allo scenario offerto dalle nuove tecnologie riproduttive”. Volpi Fatta la legge, i gay in Europa non si sposano più. Lo dicono i numeri Giulio Meotti 30 MAG 2013
La meglio gioventù Juliet Obasuyi era preoccupata, perché il figlio era diventato così diverso dalla sorella, “lei sì una buona cristiana con la laurea”. Michael Adebowale, il terrorista che assieme a Michael Adebolajo ha macellato con un machete il soldato inglese Lee Regby nel cuore di Londra, aveva infatti un futuro radioso di fronte a sé. A scuola gli insegnanti lo avevano scelto come “studente modello” e gli avevano assegnato l’incarico di scrivere una speciale sceneggiatura teatrale sulla violenza fra gli immigrati e le gang di strada in Inghilterra. Un monito per gli altri. Giulio Meotti 29 MAG 2013
In Francia arriva la pedagogia gay friendly. Per un “illuminismo sessuale” “No alla morale di Vincent Peillon”. L’altolà contro il ministro francese dell’Educazione non viene da un quotidiano conservatore, ma dal Monde. Non scalda neppure la gauche il progetto di “rifondazione della scuola” voluto da Peillon e ispirato ai princìpi della Repubblica: “Liberté, Egalité, Fraternité”. L’Uni, una delle principali organizzazioni sindacali della scuola, parla di tentativo di “destrutturare la società”. Formulato dallo storico Alain Bergounioux e dalla filosofa Laurence Loeffel, il programma Peillon di “insegnamento laico della morale” è il revival, seppur in forma diversa, della vecchia morale laica obbligatoria abolita nel 1968. Giulio Meotti 28 MAG 2013
Jihad e topless Omar Bakri a quattro anni fu scelto tra ventotto fratelli e sorelle per dedicarsi ad Allah e all’ortodossia salafita. Omar era un bambino prodigio di Aleppo, in Siria, che il padre avviò agli studi nella grande moschea-università egiziana di al Azhar, “la radiosa”. Bakri sarebbe diventato “l’imam del Londonistan” e “l’ayatollah di Tottenham”, il più sorvegliato e noto dei fondamentalisti islamici inglesi. Sette anni fa Londra lo espulse in Libano, da dove continua a inneggiare al jihad, al martirio, alla guerra contro gli ebrei e gli “infedeli”. Ieri si è scoperto che Bakri è stato anche il “curatore” della conversione del terrorista di origini nigeriane che ha macellato un soldato nel cuore della capitale britannica. Giulio Meotti 25 MAG 2013
I figli prediletti del multiculturalismo L’Independent, giornale mai incline alle generalizzazioni sull’islam, un anno fa ha pubblicato un dossier choc: “L’islamizzazione della Gran Bretagna”. Vi si raccontava il fenomeno impressionante dei convertiti alla religione coranica. Stando alle ricostruzioni, uno di loro, Michael Adebolajo, due giorni fa ha assassinato un soldato a Woolwich, Londra. Dopo la conversione, Michael si fa chiamare “Mujaheed”. Un mese fa un raid coordinato tra polizia e servizi segreti a Stratford, nella zona est di Londra, ha portato all’arresto di Richard Dart, un altro convertito all’islam figlio di due insegnanti. Il giovane è stato convertito da Anjem Choudary, celebre imam noto per un filmato pubblicato dal Sun. Leggi l'editoriale Il briefing insanguinato Giulio Meotti 24 MAG 2013
L’educazione all’apocalisse del suicida a Notre Dame "Ah la décadence!”. Pierre Drieu La Rochelle se la immaginava con i soldati tedeschi che dilagavano tra la Somme e l’Oise. Per Dominique Venner, la decadenza era la decomposizione dell’Europa sotto la minaccia dell’islamizzazione e gli eccessi del postmoderno (fra cui il matrimonio gay). Il suicidio dello storico francese dentro la cattedrale di Notre Dame è un simbolo della stessa decadenza, che la destra francese ha letto ed esorcizzato nel modo peggiore. Tiliacos Il machete, l’islam e Notre Dame Giulio Meotti 23 MAG 2013
I still am Non c’è nulla di eroico. Ma per dirla con Jeffrey Tate, che fu a colloquio con il Foglio cinque anni fa, “ho sempre avuto paura che la mia forza fisica potesse scomparire”. Quella di James Levine non è dunque la storia di Adrian Leverkuhn, il protagonista del “Doctor Faustus” di Thomas Mann che scambia con Satana la grandezza dell’arte col dolore. Piuttosto è come se, attraverso la musica, il maestro Levine abbia cercato di ristabilire l’eguaglianza impossibile, ansioso di riacquistare la bellezza perduta. Contro tutti i pronostici, “Levine is back”, scrive sul New York Times Anthony Tommasini, il gran sacerdote della critica musicale americana. Giulio Meotti 21 MAG 2013
Pogrom italiano Sabato 9 ottobre 1982. Si celebra la festività ebraica di Sheminì Atzeret, giorno in cui è prevista la grande benedizione dei bambini. La sinagoga centrale di Roma è gremita. Alle 11.55 escono dal Tempio i primi ebrei, passano dalla porta laterale su via Catalana, in corrispondenza del numero civico 1/A. Due uomini lanciano bombe contro le famiglie che si accalcano all’uscita. Chi corre, chi cerca riparo dietro le macchine, mentre raffiche di mitra vengono sparate dai terroristi che si dileguano in direzione di via Arenula e poi di Campo de’ Fiori. Muore un bambino di due anni, Stefano Taché, il primo ebreo ammazzato sul suolo italiano in quanto ebreo dai tempi della deportazione nazifascista. Giulio Meotti 20 MAG 2013
Sean O’Malley boicotta l’ateneo dei gesuiti che invita il premier abortista Il Boston College, pilastro del sistema educativo dei gesuiti in America, il 20 maggio ha in programma di onorare Enda Kenny, premier irlandese e sostenitore della legge che porterà l’aborto a Dublino. Il cardinale Sean O’Malley, fra i candidati a succedere a Papa Benedetto XVI, non ci sarà, perché ha annunciato il boicottaggio della cerimonia di assegnazione delle lauree alla quale parteciperà Kenny. “I vescovi cattolici degli Stati Uniti hanno chiesto alle istituzioni cattoliche di non onorare politici e pubblici ufficiali che promuovono l’aborto”, ha detto O’Malley. “Kenny sta promuovendo aggressivamente una legislazione abortista”. Giulio Meotti 19 MAG 2013