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I costi di un’alleanza

Obama pone le condizioni per difesa e indipendenza energetica dell’Europa

In un bel discorso ieri sera Barack Obama ha ribadito, in visita a Bruxelles, i valori dell’occidente e l’allenza indispensabile tra Stati Uniti ed Europa, ma nonostante la facciata di unità sulla crisi in Ucraina il presidente americano non è pronto a fare sconti agli europei per affrontare le minacce che provengono dalla Russia. “Una volta che un accordo commerciale sarà in vigore, le licenze di esportazione per gas liquefatto in Europa saranno molto più facili, ed è qualcosa di molto rilevante nel clima geopolitico di oggi”, ha spiegato Obama ai presidenti di Consiglio europeo e Commissione, Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso. Leggi anche Lo Prete Gas americano in Europa per schivare Putin

26 MAR 2014

L’Ue sceglie misure simboliche contro l’invasione russa, per ora

E’ servita una spintarella americana per avviare l’Unione europea sulla strada delle sanzioni contro la Russia per la crisi in Ucraina. I capi di stato e di governo, in un vertice durato tre ore più del previsto, ieri hanno deciso un approccio in tre tappe per rispondere all’invasione della Crimea da parte di Vladimir Putin. L’Ue sospenderà i negoziati bilaterali sulla liberalizzazione dei visti e una nuova partnership commerciale con Mosca Leggi anche Zafesova : Annessione secca

07 MAR 2014

"Squilibri macroeconomici eccessivi", ecco perché Bruxelles declassa Roma. Il governo accetta le critiche (per ora) e rilancia

Su riforme e debito l'Europa non grazia l'Italia di Renzi

La Commissione europea ieri ha declassato l’Italia al livello di Slovenia e Croazia, annunciando che i tre paesi presentano “squilibri macro-economici eccessivi” e che saranno sottoposti a un “monitoraggio specifico” per verificare l’adozione di riforme strutturali e il proseguimento del consolidamento di bilancio. Presentando i risultati dell’analisi approfondita sui possibili squilibri di diciassette paesi, il commissario agli Affari economici, Olli Rehn, è sembrato ritirare la fiducia che aveva concesso all’Italia ai tempi di Mario Monti e Enrico Letta. Leggi anche Renzi, il Pd e tutti i nemici che affilano frecce contro il governo Leopolda

06 MAR 2014

I garanti dell’Ucraina unita

L’Unione europea e gli Stati Uniti non hanno quasi avuto il tempo di festeggiare il primo (involontario?) successo del “soft power” da anni a questa parte che la battaglia sull’Ucraina è già cominciata. Per tre mesi l’occidente ha ribadito a parole il sostegno alla piazza di Kiev, ma poi ha adottato una politica cauta: indispettire il capo del Cremlino, Vladimir Putin, non era consigliabile.

24 FEB 2014

L’Ue s’accorda sulle sanzioni, a Kiev il team franco-tedesco-polacco ottiene le elezioni anticipate

Ieri c’è stata una riunione d’urgenza dell’Unione europea per adottare sanzioni contro “i responsabili delle violenze” in Ucraina, ma le trattative diplomatiche vere si sono svolte a Kiev. I ministri degli Esteri di Germania, Francia e Polonia – Frank-Walter Steinmeier, Laurent Fabius e Radoslaw Sikorski – erano nella capitale ucraina per tentare di mediare tra il presidente, Viktor Yanukovich, e i leader dell’opposizione, mentre a piazza Indipendenza era in corso una nuova carneficina, la più violenta dall’inizio della crisi. Raineri La lezione dai Balcani per l’Ucraina

21 FEB 2014

Sull’immigrazione l’Europa fa la dura con la Svizzera ma l’obiettivo è l’Inghilterra. Il rischio elettorale

Dopo aver taciuto durante tutta la campagna elettorale del referendum, l’Unione europea ha risposto con inusuale durezza al voto contro “l’immigrazione di massa” in Svizzera. Commissione e governi europei hanno congelato tutti i negoziati in corso con la Confederazione: dall’accordo sull’elettricità al nuovo assetto istituzionale che dovrebbe governare le relazioni tra Bruxelles e Berna.

13 FEB 2014

“Fuck the Eu”

Perché “Si fotta l’Ue” è una frase sensata in ogni crisi

“And, you know, Fuck the Eu”. L’espressione da caserma utilizzata dal sottosegretario di stato americano, Victoria Nuland, in una conversazione telefonica con l’ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina, Geoffrey Pyatt, sintetizza l’opinione di Washington sull’operato dell’Unione europea nei campi di battaglia geo-strategici in cui l’occidente dovrebbe presentarsi unito e risoluto.

07 FEB 2014

Bruxelles se la gode nella sua bolla di nomine (finché vogliono le ragazze)

La bolla europea è in gran movimento, gli oltre 200 mila tra commissari, eurodeputati, eurocrati, diplomatici e lobbisti presenti a Bruxelles sono tutti agitati per la nomina del successore del presidente della Commissione, José Manuel Barroso. L’ex premier lussemburghese, Jean-Claude Juncker, è il favorito sul commissario francese, Michel Barnier, per strappare la nomination del Partito popolare europeo durante il congresso del 6 e 7 marzo prossimi e completare la rosa dei concorrenti per l’incarico più prestigioso delle istituzioni comunitarie. Leggi anche Bce, Draghi lascia i tassi invariati nonostante la deflazione - Forte Il Ft sbertuccia l’economia poetica della Corte dei Conti

06 FEB 2014

Europei e russi fanno un incontro da “partner maturi”, ma si tacciono la verità sull’Ucraina

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha promesso che non rimetterà in discussione il prestito da 15 miliardi di dollari e gli sconti sul gas all’Ucraina, anche se a Kiev dovesse arrivare un nuovo governo pro europeo. I leader dell’Unione europea hanno accettato di avviare discussioni tecniche sull’impatto che potrebbe avere la “partnership orientale” con Ucraina, Moldavia e Georgia sull’economia russa. Europa e Russia intendono negoziare un nuovo Patto sul loro partenariato da firmare al loro prossimo summit, a Sochi, in giugno.

28 GEN 2014

Guerriglia fredda

La battaglia a Kiev è provvidenziale per l’Ue che non decide mai

Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ieri ha telefonato all’uomo forte dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, per avvertirlo che, se la situazione “non sarà stabilizzata, l’Unione europea valuterà possibili conseguenze per le relazioni bilaterali”. Il commissario all’Allargamento, Stefan Füle, oggi sarà a Kiev per fare pressioni a favore del dialogo. L’Alto rappresentante per la politica estera, Catherine Ashton, potrebbe volare nella capitale ucraina mercoledì. L’Ue corre così ai ripari dopo i “Primi morti per l’Europa” – come Libération ha definito in copertina le prime cinque vittime nei ranghi dei manifestanti pro Ue che si oppongono a un regime “sempre più liberticida”.

23 GEN 2014
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