La conferenza stampa di Virginia Raggi nel 2016 sulle Olimpiadi a Roma (Foto LaPresse)

Quando il Corriere era contro le Olimpiadi

Andrea Marcenaro

Il giornale che oggi sostiene la candidatura di Milano e Cortina nel 2016 faceva il tifo per la Raggi

Ottimo l’editoriale del Corriere della Sera di ieri su: “Roma umiliata, la sindaca sorride”. Che non aveva il coraggio del Messaggero di Caltagirone (è editore impuro), ma c’eravamo quasi. E ottima, dallo stesso giornale, la spinta per le Olimpiadi Milano-Cortina, quelle povere, sulla neve. Poi noi si ricorda qui, quantunque soltanto en passant, l’agosto di tre anni fa. Nel quale il punto politico-intellettuale da tenere per il massimo giornale borghese, si parla quindi di cervelli sotto pressione, risultava il seguente: lasciamo lavorare la Raggi, che ha ragione a non volere le Olimpiadi di Roma 2024, quelle ricche; che ha ragione a scandalizzarsi per la polemica dell’opposizione sulla spazzatura già debordante; ragione se s’indigna quando addebitano a lei i trasporti pubblici malfunzionanti; ragione a non concedere il permesso per lo stadio del calcio a Tor Vergata; e che ha ragione quando sostiene come Roma, la quale se è vicina al Terminillo ci sarà un motivo, avverta il vitale bisogno di una funivia tutta sua per località Casalotti. Una funivia. A Roma. Causa traffico intenso al centro. Lasciamola lavorare, la Raggi, scriveva allora l’augusto Corriere. E col tempo vedremo. Giusto. Perché il bello della vita è che in qualche modo le Olimpiadi si facciano, chissenefrega se minori; che la Raggi abbia subìto una civile verifica la quale, un mese, otto mesi o tre anni non importa, perché necessita dei suoi tempi a prescindere; e che Pierluigi Battista, ora come allora editorialista di peso, orienti sempre i lettori con quel suo fiuto da tartufo.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.