La gigantesca croce di Karachi che terrorizza i cristiani pachistani Svetta alta nel cielo di Karachi, in Pakistan, la croce di cemento fatta costruire dal milionario Parvez Henry Gill, influente membro della locale comunità cristiana e – soprattutto – dotato di grandi risorse economiche. Racconta che è stato Dio a incaricarlo, apparendogli in sonno, di fare qualcosa per proteggere i cristiani dalla violenza e dai soprusi. Matteo Matzuzzi 02 SET 2015
Il romanzo del Mullah Omar morto mille volte. In questa a godere è il suo rivale: al Baghdadi Può darsi che ieri il capo supremo dei talebani abbia ascoltato l’ennesima notizia della sua morte più vivo che mai, mentre addentava uno di quei kebab peculiari che vanno fra la sua gente pashtun. Se il Mullah Omar è morto ufficialmente allora il governo afghano ha servito allo Stato islamico un assist prezioso Daniele Raineri 29 LUG 2015
Con chi ci facciamo vedere oggi a fare la pace? Con i talebani! Il presidente afghano Ashraf Ghani e la leadership talebana mediano per la stabilizzazione del paese. Ma i dubbi restano molti Rolla Scolari 12 LUG 2015
Libri e pallottole Ha lanciato uno slogan accattivante: “Books, not bullets”. Due giorni fa Malala Yousafzai è tornata a Oslo, dove aveva ricevuto il Nobel per la pace, per parlare ai leader mondiali. Giulio Meotti 10 LUG 2015
La guerra (dimenticata) contro i talebani Quattordici morti nell’attacco a un hotel. Il ritiro frettoloso dell’occidente Redazione 14 MAG 2015
Vogliamo Seymour Hersh su Netflix L’intoccabile premio Pulitzer scrive ottima fiction (ma non inchieste) Redazione 12 MAG 2015
Il trucco di Obama con i droni Aveva promesso “regole più severe”, ma c’era una clausola segreta. I droni possono ora colpire soltanto chi rappresenta “una minaccia immediata per l’America”; ma poi aveva concesso alla Cia una licenza speciale per continuare come prima in Pakistan. Redazione 29 APR 2015
La falsa coscienza del drone Le “operazioni cinetiche” dall’alto, remote e chirurgiche, si mostrano per quello che sono: espedienti dell’Amministrazione democratica per non dover usare la parola guerra. 25 APR 2015
La crisi della guerra dei droni Secondo le regole di Obama quel missile non doveva essere sparato. L’Amministrazione pensava che dopo il ritiro delle truppe dall’Afghanistan quel tipo di bombardamento non sarebbe stato più necessario e il rischio di errori – come nel caso di Lo Porto – avrebbe superato i vantaggi Daniele Raineri 25 APR 2015
I colpevoli sono i terroristi Il nemico dei cooperanti uccisi non erano i droni di Obama, ma l’islamismo che li usava come scudi umani. E’ la logica di Beslan e della guerra asimmetrica a Israele, non il moralismo arcobaleno. Giulio Meotti 24 APR 2015