Idee per élite in assetto anti jihad "Le chiacchiere facili dei politici – gli appelli all’unità, le rivendicazioni del fatto che non ci arrenderemo alla paura – produrranno in futuro lo stesso effetto che hanno prodotto in passato: un bel nulla”, scrive la columnist Peggy Noonan sul Wall Street Journal. Redazione
Il J’accuse! di una ex spia belga. “Qui decide tutto il pol. corr.” Un ex agente dell’antiterrorismo a Bruxelles accusa il suo paese di non aver compreso la minaccia dell’islam quando era in tempo. Bernard Snoeck
Più burocrazia ci farà perdere la guerra Dopo gli attentati di Bruxelles, che hanno messo in luce l’incapacità delle istituzioni e degli organismi europei di gestire in modo coordinato le attività di contrasto al terrorismo, tutti hanno improvvisato qualche ricetta. Redazione
Idee per attrezzarsi contro il terrorismo che ci accompagnerà a lungo Immigrati, islam radicale e riorganizzazione di intelligence e magistratura. Servono maggior coordinamento e un ministro dell’Interno dell’Unione. L’ex comandante dei Ros sulle sfide future. Mario Mori
Berlino non esclude l’intervento in Libia. Conferme sul ruolo italiano Americani, francesi, inglesi, oltre ai nostri servizi di intelligence, stanno provando a stabilire dei collegamenti con le forze in campo nel paese. Redazione
Garage, scantinati, kebab. Ecco i luoghi dove si prepara il terrore in Italia "La rete di sostenitori e supporter del jihad è sempre più capillare”, dicono fonti dell'intelligence al Foglio Cristina Giudici
A Tokyo una bomba non fa notizia, i panni sporchi si lavano in casa Parlare di terrorismo non è mai facile, soprattutto se nelle ultime due settimane hai sponsorizzato il tuo paese come il più sicuro e fundamentalists-free di tutto il continente. E’ per questo che ieri mattina alle 10, a Tokyo, quando si è sentita un’esplosione provenire da un bagno dell’ingresso sud del santuario Yasukuni, nessuno ha parlato di un attentato. La notizia è stata rubricata dai media giapponesi a semplice cronaca. I titoli dei telegiornali sottolineavano il fatto che nessuno si fosse fatto male. Nel frattempo, però, sul luogo dell’esplosione la polizia mandava gli artificieri e un centinaio di Forze dell’ordine in più a presidiare la zona.
Una lezione dall’intelligence del Marocco Ieri nella storia del disastro dell’intelligence francese raccontata dal Wall Street Journal era nascosta un’altra storia più piccola, che vale la pena raccontare, perché rende bene l’inevitabile clima di ambiguità morale in cui ci muoviamo in questi anni di rivoluzioni arabe e di guerra e terrorismo. Redazione
La “reazione implacabile” dell’Ue è durata una settimana Dopo il vertice di Bruxelles, le posizioni dei paesi membri rimangono lontane sui sistematici e obbligatori alle frontiere esterne di Schengen e sulle falle nella condivisione delle informazioni tra i servizi degli stati membri David Carretta
Intelligence con i buchi La fuga della mente degli attacchi, i dati non condivisi e le frontiere esterne di Schengen scoperte. Molti movimenti non sono registrati e manca il controllo dei passeggeri sugli aerei. David Carretta