Brigitte Bardot in “Two Weeks in September” del 1967

Anche Brigitte Bardot contro le indignate di #MeToo

Redazione

L'attrice a Paris Match: “Io non sono mai stata vittima di molestie. Ora ci sono molte attrici che fanno le gatte morte con i produttori per farsi sganciare un ruolo. Poi, per far parlare di loro, vengono a dire che sono state molestate”

Dopo Catherine Deneuve un altro sex symbol del cinema francese, e mondiale, interviene nel dibattito sulle molestie sessuali scatenato dal caso Weinstein. E proprio come la collega, critica l'ondata di indignazione scatenata dal movimento #MeToo. Brigitte Bardot, 83 anni, una vita ormai votata alla causa animalista, ha rilasciato una lunga intervista a Paris Match in occasione dell'uscita del libro Larmes de combat. 

 

  

 

E parlando di molestie ha criticato l'ipocrisia di certe attrici. “Non parlo delle donne in generale - ha spiegato - ma riguardo alle attrici la denuncia di molestie è, nella maggior parte dei casi, ipocrita, ridicolo, senza interesse. Prende il posto di altri temi importanti che potrebbero essere discussi. Io non sono mai stata vittima di molestie. E trovavo seducente il fatto che mi dicessero che ero bella o che avevo un bel sedere. Quel genere di complimenti è piacevole. Ora ci sono molte attrici che fanno le gatte morte con i produttori per farsi sganciare un ruolo. Poi, per far parlare di loro, vengono a dire che sono state molestate... In realtà, più che trarne giovamento, ciò le danneggia”.