Luigi Di Maio e, sullo sfondo, Giuseppe Conte (Ansa)

La lettera

Appello di Di Maio a Conte (senza citarlo): "La crisi un regalo a Putin"

Redazione

"Aprire una crisi di governo significa prestare il fianco alla propaganda del Cremlino. Lavoriamo con maturità per portare il governo alla fine della legislatura. Non è il momento degli egoismi", scrive il gruppo dei dimaiani. Un chiaro avvertimento al capo del M5s

"Facciamo un appello alle forze politiche presenti in Parlamento, un appello per l’Italia: lavoriamo con maturità e pianifichiamo un percorso che porti il governo alla fine della legislatura". La richiesta, rivolta a tutti i partiti, arriva da Luigi Di Maio, e dal suo nuovo gruppo Insieme per il Futuro. Un impegno ad andare fino in fondo, perchè diversamente il prezzo da pagare per l'Italia sarebbe troppo alto.

Il ministro degli Esteri non lo cita, ma è chiaro il riferimento a Giuseppe Conte, ai suoi (pen)ultimatum e alle minacce di uscire dalla maggioranza. È lui al momento la principale fonte di tensione per il premier Draghi, che ha più volte detto che un'altra maggioranza non potrebbe esistere. "Le ambizioni dei partiti, in una fase storica come quella che stiamo vivendo, devono lasciare spazio alle priorità degli italiani. Non è il momento degli egoismi, rischiamo solo di portare il Paese allo sbando. Una crisi di governo adesso avrebbe effetti devastanti per il futuro dell’Italia", si legge nella lettera che Di Maio firma insieme  a Iolanda Di Stasio, Primo Di Nicola.

"Ogni partito, prima di minacciare la tenuta del governo, dovrebbe fortemente interrogarsi sugli effetti che una crisi potrebbe determinare", avvertono i parlamentari di Insieme per il futuro. Ma soprattutto: "Aprire una crisi di governo significa prestare il fianco alla propaganda di Putin, che a sua volta otterrebbe l’obiettivo di sgretolare il nostro governo. Non possiamo permetterci di cedere al richiamo delle autocrazie: ci allontanerebbero dalle democrazie"
 

Il testo continua passando in rassegna gli impegni presi dal governo in questa fase e le sfide da affrontare: "C’è un problema relativo all’aumento dei prezzi dell’energia e della benzina. Il governo è già intervenuto con provvedimenti ad hoc e continuerà a farlo con nuovi interventi mirati". Senza dimenticare gli impegni presi con l'Europa con il Recovery e i rischi per l'economia: "Andremmo a bruciare i miliardi del Pnrr.  Inoltre, è doveroso ricordare che rischieremmo seriamente di andare in esercizio provvisorio".  E poi la dimensione internazionale, in cui l'Italia è tornata centrale in questi mesi e dove "in questi giorni si stanno prendendo decisioni cruciali.  Con una crisi, l’Italia a quei tavoli non riuscirebbe a sedersi. E invece di essere determinanti, saremmo costretti a subire ogni decisione. Rischieremmo, ad esempio, di perdere la battaglia che stiamo portando avanti in Europa sul tetto massimo al prezzo del gas".  

Per tutte queste ragioni, Insieme per il futuro chiede uno sforzo di respoansabilità: "Basta liti e beghe interne, concentriamoci sulle priorità del Paese, partiamo da quelle, poi ci sarà tempo e spazio per le battaglie dei singoli partiti". Prima di riservare un stoccata anche a Salvini: "Attenzione, però, a riproporre il Papeete: a luglio come a settembre, sarebbe una mossa cinica, egoista e irresponsabile. Un marchio che difficilmente verrebbe cancellato".

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