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Débacle per Michetti e Raggi. I sondaggi sul voto a Roma (e negli altri comuni)

Redazione

Il candidato scelto da Meloni e Salvini, in testa al primo turno, al secondo vincerebbe solo contro la sindaca uscente. Elezioni senza sorprese in quasi tutti gli altri capoluoghi al voto

Perderebbe persino contro Calenda, 56 a 44. Il subbuglio nel centrodestra romano per via dei risultati non incoraggianti di Enrico Michetti nella corsa verso il Campidoglio trova conferma nei sondaggi. Le ultime rilevazioni, pubblicate da BiDi Media in questi giorni, lo vedono saldamente in testa al primo turno con il 31 per cento, ma vincente soltanto contro Virginia Raggi al secondo. 

 

 

 

 

Il sostegno di Fratelli d’Italia e Lega, rispettivamente al 19 e 6 per cento, non basterebbe al tribuno di Radio Radio per strappare la carica di sindaco di Roma: nel caso in cui il suo sfidante fosse Roberto Gualtieri, lo scenario più probabile, finirebbe per perdere contro l’ex ministro dell’Economia del governo Conte bis, 45 contro 55. A meno di sorprendenti sviluppi, il favorito resta dunque il candidato del Pd, che il 3 e 4 ottobre dovrebbe arrivare solo secondo con il 27%. Anche se il Pd in città otterrebbe un risultato peggiore di quello del 2016: il 16 per cento.

 

 

Solo terza Virginia Raggi, sul podio grazie all’insieme di lista civiche che la sostengono. Il Movimento 5 Stelle rimarrebbe infatti escluso dai tre partiti più votati grazie all’exploit di Azione. Non sufficiente a portare Carlo Calenda, per ora, oltre il 14 per cento

 

Lo scenario più simile a quello romano riguarda Torino, dove il candidato del centrodestra Paolo Damilano riuscirebbe vincitore al primo turno per finire sconfitto al secondo contro il centrosinistra guidato da Stefano Lo Russo, 52 a 48

 

Gli altri capoluoghi al voto non riservano grosse sorprese. A Bologna il plebiscito a favore del candidato del Pd Matteo Lepore renderebbe inutile il ballottaggio: 63 per cento contro il 28 dell’avversario di centrodestra Fabio Battistini. E anche a Milano Giuseppe Sala sarebbe molto vicino a un risultato simile, senza riuscire uguagliare ancora percentuali così bulgare: al momento il 47 per cento dei milanesi lo preferirebbe a Luca Bernardo, 39. A Napoli, l’ex ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi, candidato unico giallorosso, staccherebbe di parecchio il magistrato scelto dal centrodestra, Catello Maresca: 42 a 28.