Il ministro dell'Interno Matteo Salvini (foto LaPresse)

È iniziata la caduta di Salvini? Parlano i sondaggisti

Samuele Maccolini

Ghisleri: “Il governo Pd-M5s non ha mai avuto grande appeal”. Noto: “Più che della perdita di consensi il leader leghista dovrebbe preoccuparsi di una vendetta interna” 

È bastato un sondaggio, pubblicato ieri sul Sole 24 Ore, per cambiare il senso del dibattito politico nazionale e mettere in crisi la narrazione che, fino ad oggi, aveva descritto Matteo Salvini come invincibile. Secondo la rilevazione Winpoll-Sole 24 Ore, illustrata dal professor di Roberto D'Alimonte, la Lega è passata dal 38,9 per cento registrato a fine luglio, al 33,7 per cento di questi giorni (meno anche del 34,3 per cento ottenuto alle Europee di maggio). A guadagnare da questo calo sarebbero Partito democratico e Movimento 5 stelle, che crescono rispettivamente dello 0,7 e dell'1,8 per cento. Stando alla prima impressione, quindi, l'elettorato starebbe premiando lo sforzo di Pd e M5s impegnati nel tentativo di gettare le basi per un eventuale governo giallorosso. Impressione confermata anche da un altro dato: la maggioranza relativa degli elettori del Movimento è favorevole all’accordo, anche se solo il 34 per cento pensa che un tale governo possa durare tutta la legislatura. Più ottimisti gli elettori democratici: il 62 per cento vuole un governo coi Cinque stelle.

 

Si tratta di dati attendibili? La domanda è tutt'altro che provocatoria visto che la maggior parte dei sondaggisti ha ricominciato a svolgere rilevazioni dopo la pausa di metà agosto. YouTrend probabilmente renderà noti i primi dati questo venerdì e anche Euromedia Research sta lavorando su un sondaggio questa settimana – anche se non è detto che venga pubblicato –, mentre Noto Sondaggi inizierà a rilevare solo dopo il 2 settembre. Insomma, forse è troppo presto per celebrare il funerale della Lega e di Matteo Salvini. 

 

“La mia perplessità, che so essere condivisa dai principali istituti di sondaggio, è che nelle scorse settimane è stato difficile svolgere indagini accurate perché molti istituti non avevano l’organico a disposizione e i call center per le interviste telefoniche erano spesso chiusi. Senza contare che gli intervistati vanno spesso in vacanza lontano da casa, e hanno altri pensieri per la testa”, spiega al Foglio Lorenzo Pregliasco, fondatore di YouTrend. “Abbiamo provato a fare delle rilevazioni prima di oggi, ma ci siamo accorti che il campione non era veritiero. Il clima vacanziero è molto differente tra nord e sud. Al nord si ritorna al lavoro anche subito dopo ferragosto. Al sud invece di solito si va in vacanza tardi, verso ferragosto, e si ritorna a fine mese”, dice Antonio Noto (Noto Sondaggi).  

 

Così, senza dati su cui ragionare, diventa difficile pronosticare il gradimento dell’elettorato verso un ipotetico governo giallorosso. Ma nulla vieta di fare appello all’esperienza dei professionisti del settore. “Un governo di questo tipo (Pd-M5s ndr) non ha mai avuto un grande appeal. Stando agli ultimi dati disponibili piaceva poco sia all’elettorato dei Cinque stelle che a quello dem”, chiosa Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research. “A fare la differenza saranno le basi su cui si fonderà questo governo, la linea politica che verrà adottata”. Senza contare che indicazioni più precise arriveranno, nei prossimi mesi, dei test elettorali delle regionali. “Umbria e, forse, Emilia-Romagna voteranno in questi mesi. Poi, nel maggio del 2020, toccherà a Toscana, Liguria, Veneto, Puglia. Ci sono tante consultazioni regionali in arrivo e molte riguardano regioni storiche roccaforti della sinistra. Questo è oggettivamente un elemento di tensione per un governo Pd-M5s, perché se ad esempio il Pd perdesse Umbria ed Emilia-Romagna l’indebolimento della segreteria potrebbe essere forte”, fa notare Pregliasco.

 

Poi c’è l’incognita del Truce. L’unico politico che ha aumentato i propri consensi durante l’esperienza di governo. “Salvini è un animale politico strano”, commenta Noto. “Nel breve periodo Salvini probabilmente subirà una decrescita perché uscirà sconfitto da questa crisi, deludendo i suoi. Nel lungo periodo però, si sa, l’opposizione ripaga sempre. Salvini ha fatto campagna elettorale al governo, figuriamoci quando sarà all’opposizione”. “Se non cambia la legge elettorale il rischio per Salvini è che sarà più difficile aspirare alla maggioranza da solo. Potrebbe invece aver bisogno del centrodestra largo, inclusa Forza Italia, per governare in futuro”, spiega Pregliasco. Secondo il direttore di Noto Sondaggi, invece, la vera minaccia per il leader della Lega non è il consenso popolare. “E’ probabile che una parte del ceto dirigente della Lega gli farà pagare cara l’uscita dal governo”. La scomunica della segreteria del Carroccio sarebbe una svolta inaspettata, che potrebbe sparigliare le carte. Ma per avere un quadro (forse) più chiaro bisognerà aspettare i prossimi giorni, quando i maggiori istituti pubblicheranno i propri sondaggi.