Matteo Renzi (foto LaPresse)

Mallegni (FI) ci spiega perché Renzi è un leader “ampiamente consumato”

Il senatore azzurro: “Siamo noi la forza moderata necessaria al nostro paese, non c’è da cercare altrove”

Roma. Ora che Matteo Salvini sta per tornare a fare il capo della Lega a tempo pieno, per il centrodestra si pone un nuovo problema d’identità. A partire da Forza Italia. Ne parliamo col senatore di FI Massimo Mallegni, cosa deve fare Forza Italia per non morire sovranista? “Innanzitutto c’è un concetto che deve passare e che forse ancora per qualcuno non è chiaro: Forza Italia non rappresenta il 7 per cento che viene rilevato dai sondaggi, ma un’area politica molto ampia, otre il 40 per cento degli italiani, che oggi ci osserva con ‘ritrovata’ attenzione. Cittadini che in questi anni hanno votato per noi ma anche per altri e che oggi si trovano giustamente ‘confusi’ da uno scenario politico in costante evoluzione. E’ quindi impossibile che questa area politica possa assumere connotati sovranisti, che risultano lontani dal nostro modo di essere e di interpretare la vita. Sovrano è il popolo che esercita il suo ruolo attraverso le istituzioni elette democraticamente nel rispetto del dettato costituzionale. Non saremo certo a ‘traino’ di soggetti che salgono e scendono dal centrodestra come da un taxi, volendolo guidare…”.

 

Forza Italia ha ancora un futuro o si può pensare ad altri contenitori? “Forza Italia e Silvio Berlusconi sono stati l’argine al vetero comunismo di Occhetto e questo gli italiani lo sanno. La nostra parte politica è l’unica che ha le capacità per proporre una riforma fiscale nell’interesse delle imprese e delle famiglie, un riforma della giustizia indispensabile anche agli operatori giudiziari e una riforma seria della burocrazia che strozza i contribuenti e ci fa perdere molti punti di Pil ogni anno. Noi ci rivolgiamo a quell’Italia che produce e che crea posti di lavoro, insomma l’Altra Italia, un area politica ampia e in attesa di risposte. Chi è disponibile a portare il proprio contributo è ben accetto”.

 

Se nascesse una nuova forza moderata, sarebbe disponibile a prenderla in considerazione?

“Siamo noi la forza moderata necessaria al nostro paese, non c’è da cercare altrove. Silvio Berlusconi è una delle poche teste pensanti nel panorama nazionale ed europeo in grado di far ripartire un progetto di tale portata. E’ chiaro che sarà nostra responsabilità offrire ai cittadini competenza e conoscenza con l’indispensabile ritrovata ‘freschezza’ del messaggio e dei soggetti che lo dovranno trasmettere senza mai mettere in discussione chi questa area l’ha inventata!”.

 

Matteo Renzi può essere l’interlocutore giusto per un’operazione simile?

“Riconosco a Renzi una ‘furbizia’ politica non comune. Tuttavia credo che si sia ampiamente ‘consumato’ in scelte, dichiarazioni e attività di governo che gli italiani hanno bocciato a ripetizione in questi anni”.

 

Che ne pensa di questo nuovo possibile governo?

“Credo che l’Italia abbia necessità di un Governo stabile e ‘possibilmente’ con largo consenso popolare. Questo non ce l’ha come neppure il precedente! La cosa che mi spiace di più è che nessuno in questi mesi e settimane abbia mai parlato, tranne noi, di una legislazione costituzionale nuova che punti all’elezione diretta del primo ministro, o del capo dello Stato, come avviene quasi ovunque. Finché avremo il combinato disposto tra la nostra Costituzione e questa legge elettorale i governi si continueranno a formare in Parlamento e ciascuno degli attori sarà chiamato a rinunziare ad un pezzo degli impegni presi in campagna elettorale con i propri elettori”.