Riccardo Fraccaro, Elisabetta Trenta, Luigi Di Maio, Barbara Lezzi (Foto LaPresse)

Il governo Giallo-Rousseau

Maurizio Milani

I vertici del M5s intercettati mentre decidono il quesito da proporre ai militanti sull’accordo col Pd

Ieri noi del Comitato centrale del Movimento 5 stelle ci siamo riuniti al Savini di Milano (3 stelle Michelin). Oggetto: come formulare le domande agli iscritti tramite Rousseau. Resoconto completo da un infiltrato dei servizi, finto cameriere con auricolare che serviva al tavolo in contatto con Tom Cruise per il nuovo film “Mission Impossible IV”. Di Maio: “Amici è il caso di dire la verità alla nostra base o ci inventiamo una domanda retorica?”. Paragone: “Diciamo la verità!”. Casaleggio: “Stiamo calmi, discutiamo, si può dire la verità, ma neanche”. Fico: “Io direi di fare una domanda tipo ‘Carissimi militanti siete a favore di un governo con il Pd da me guidato che non fa la Tav? Zingaretti e soci anche loro accettano’”. Interviene Rocco Casalino: “Possiamo anche calcare la mano dicendo che aboliamo le missioni all’estero della Nato e allungando la legislatura al 2022 siamo ancora noi con il pallino in mano per eleggere Giuseppe Conte al Quirinale”. A questo punto interviene Di Battista: “Scusate ma parlando del Quirinale non posso fare a meno di pensare a Nadia Zicoschi, inviata al colle della Rai. Chiedo il permesso al presidente di questa assemblea di leggere 2 righe a lei dedicate”. Presidente dell’assemblea Barbara Lezzi: “Permesso accordato”. Di Battista: “Grazie presidente!”. Si alza e declama la seguente lirica: “Nadia, ti amo. Anche quando conducevi il Tg2. Vediamoci oggi nei giardini del Quirinale. Scavalco il muro alle 11.30. Fatti trovare sotto il cedro del Libano, messo qui da Carlo Pisacane”. Paragone: “Ok! Bella! Basta. Vendi queste liriche alla Mondadori come tuo solito, come anticipo alle vendite fatti dare 400 mila euro che darai tutti al Movimento. Al limite tieni la metà. Ma neanche”. Di Battista interviene ancora: “Se fate l’accordo con il Pd esco dal Movimento, tengo i 400 mila più i diritti maturati dei libri e fondo un altro Movimento con Natalino Balasso. Non potete prendere in giro i militanti con domande che confondono. Sapete benissimo che il 95 per cento della base è contro un alleanza con il Pd. Partito di Bibbiano”. 

 

Viene fuori il capo chef del Savini e fa: “Scusate io sono uno che ha diritto a votare sulla piattaforma, ma cos'è questa storia di Bibbiano?”. Interviene Patuanelli: “Niente, niente, è tutto da provare, il fatto non sussiste”. Di Maio allo chef: “Scusi lei cosa vota?”. Lo chef: “Per me quello che dice Grillo è legge; anzi teniamo Conte premier e tutti i ministri. Quelli della Lega, li sostituiamo con quelli del Pd, tranne i renziani. Anzi, vanno bene anche loro. Ragazzi pensateci bene: se Mattarella scioglie il Parlamento voi siete ancora giovani però il mercato del lavoro è quello che è. Non penso vogliate venire da me in cucina a far da mangiare ai ricchi. State lì a Roma fino a che potete. Tirate dentro al governo anche dei responsabili di Forza Italia. Di Maio: “Può telefonare lei?”. Capo chef di Savini: “Certo! Tajani scusa se ti disturbo sono qui con i capi dei Cinque stelle; servirebbero 20 senatori responsabili di Forza Italia”.

 

Tajani: “Ti chiamo stasera!”. Fico: “Ma torniamo alla domanda per i militanti… direi questa: ‘Volete voi un governo per estendere i diritti civili tipo stepchild adoption?’”. Capo chef: “Sì! Lo vogliamo anche perché così una ragazza di povera famiglia ha un’opportunità di guadagnare qualcosa”. Paragone: “Basta! Esco dal movimento se la domanda non è chiara!”. Fico: “Ma la mia è chiara!”. Paragone: “Dobbiamo dire: ‘Volete fare un governo con il Pd?’ (punto e basta)”. Interviene Luisella Costamagna, appena arrivata: “Gianluigi non essere così filo-mazziniano, sai poi perché la Repubblica romana ha avuto vita breve”. Di Maio: “Perché?”. Costamagna: “Perché non accettò compromessi con le monarchie d'Europa”. Fico: “Allora cosa facciamo?”. Direttore del Savini: “Scusate ma noi alle 5 si chiude per preparare la sala per le cene, vengono i giocatori della Ternana”. Casaleggio dice a Fico: “Chiedi a Sala se ti fa una cortesia istituzionale a prestarti Palazzo Marino dove fanno la Giunta; è qui a un minuto. Detto fatto. Discorso di Sala di benvenuto alla gradita delegazione del primo partito italiano. Sempre per cortesia istituzionale, Fico dice al sindaco di Milano: “Faresti il ministro dell’Interno in un governo Noi più Pd?”. Sala: “Sì al 100 per cento”. Di Maio: “Allora sindaco aiutaci a formulare una domanda per far accettare ciò alla piattaforma Rousseau”. Beppe Sala: “Eccola già pronta: amici del Movimento è giunto il momento di fare quelle riforme comuniste che con la Lega non si potevano fare. Accettate voi?” Tutta la sala: “Sì!”. Paragone prende e va a dirigere il sito web di Libero. Di Battista corre via e firma subito con Discovery Channel, 100 puntate con Carlo Petrini per tutelare le sementi regionali sia nostre sia della Cambogia e del Laos. Riso biologico antico non trattato che produce 1 chilo a ettaro quando a mangiare erano in due. Adesso sul pianeta siamo 10 miliardi. Mattarella informato da Tom Cruise della riunione decide di prendere ancora tempo e dà l’incarico alla Casellati. Che accetta. I 5 stelle sono obbligati a fare la fiducia. Conte agli Esteri. Fassino presidente del Senato.