La sindaca di Cascina Susanna Ceccardi (Foto Imagoeconomica)

Perché Matteo Salvini adesso punta tutto su Susanna Ceccardi

David Allegranti

Il sindaco di Cascina potrebbe essere il candidato del centrodestra alle regionali in Toscana del 2020. La Lega vuole conquistare le regioni rosse

Roma. Il segretario della Lega Matteo Salvini ha deciso di puntare tutto su Susanna Ceccardi, che con la sua vittoria a Cascina nel 2016 ha aperto la strada alla recente conquista di Pisa, dove il Carroccio è passato dallo 0,35 per cento del 2013 al 25 per cento del 2018. “Pisa è un modello per la Toscana”, ripete oggi Ceccardi, che da pochi giorni ha preso il posto di Manuel Vescovi, senatore ed ex coordinatore della Lega toscana, ed è diventata commissaria regionale del Carroccio. Non solo; la sindaca di Cascina, che si è fatta riconoscere per le sue sortite pubbliche in tv, per aver chiuso lo Sprar del suo Comune, regalato lo spray al peperoncino alle donne di Cascina e usato il pugno duro contro migranti e alleati della coalizione di centrodestra (l’accoppiata non è casuale), è da poco consigliera di Salvini al Viminale e potrebbe essere la prossima candidata del centrodestra alle elezioni regionali del 2020. Ammesso, beninteso, che il centrodestra non si dissolva entro breve.

 

Nel frattempo, però, ci sono le elezioni comunali da affrontare: il prossimo anno si vota a Firenze, Prato e Livorno e la Lega ha la grande occasione di replicare il bis delle ultime amministrative, con le vittorie di Pisa, Massa e Siena. D’altronde, come spiegava Nando Pagnoncelli domenica scorsa sul Corriere “il Pd soffre non solo nelle regioni meridionali, dove si colloca tra il 12 per cento e il 13 per cento, e nel Nord est (13,6 per cento), ma anche nelle tradizionali zone di insediamento (Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria), dove si colloca al terzo posto, sopravanzato dalla Lega e dal M5S”.

  

Non è un caso. La Lega, come dimostra la vicenda della sindaca di Cascina, colonizza il dibattito pubblico, butta i giovani nella mischia e occupa spazi politici. Anche quelli che un tempo appartenevano ad altri partiti. La settimana scorsa Ceccardi è andata a inaugurare la nuova sede a Pontedera brandendo pennello per imbiancare e maglietta con scritta: “Una mattina mi son svegliato, Pisa ciao, Massa ciao, Siena ciao ciao ciao”. “La Lega cresce e si radica proprio ovunque”, ha detto Ceccardi. “A Pontedera avevamo bisogno di una sede più grande e abbiamo preso quella che fu del Pd (tanto a loro sono sufficienti spazi più piccoli per riunirsi…).

 

L’obiettivo della Lega toscana è aprire sedi di partito ovunque per aumentare il numero di tesserati. A breve ce ne sarà anche una a Firenze. L’iperattivismo della sindaca però rischia di creare qualche problema con la coalizione di centrodestra. Ceccardi spesso usa toni sarcastici o sprezzanti contro Forza Italia, rea di non aver saputo fare una efficace opposizione al centrosinistra negli ultimi anni. Recentemente ha organizzato una cena con tutti i sindaci di centrodestra dei comuni capoluogo (che adesso non sono pochi: Pistoia, Pisa, Arezzo, Massa, Grosseto e Siena) senza invitare gli alleati berlusconiani.

 

L’obiettivo della Lega in Toscana, è chiaro, è prendersi le candidature delle prossime città importanti, da Firenze a Prato, a Livorno (quest’ultima è governata dai grillini e il centrodestra ha buone possibilità di conquistare il comune). Fino al colpo grosso della candidatura alle regionali. Lo spazio politico c’è per la Lega che continua a crescere nelle (ex) regioni rosse, resta da capire quanto possa reggere l’alleanza di centrodestra da qui alle prossime elezioni europee.

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  • David Allegranti
  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.