Emmanuel Macron e Giuseppe Conte allo scorso G7. Foto LaPresse

Passo indietro di Italia e Francia. L'incontro tra Conte e Macron si terrà

Redazione

Dopo una telefonata dell'Eliseo a Palazzo Chigi il premier italiano conferma il pranzo a Parigi di domani. "Ora dobbiamo lavorare alla riforma dei regolamenti di Dublino"

Giuseppe Conte incontrerà Emmanuel Macron, domani a Parigi, per parlare dell'accoglienza dei migranti e ricucire lo strappo con l'Eliseo in seguito ai commenti del governo francese sulla vicenda della nave Aquarius. I francesi sono stati gli unici a rompere il silenzio dell'Europa dopo la chiusura dei porti italiani alle navi delle ong. Il portavoce di Macron aveva parlato di "cinismo e irresponsabilità" dell'Italia per aver respinto la nave della Sos Mediterranée con a bordo oltre 600 persone, ora in viaggio verso Valencia dopo la disponibilità ad accoglierla del presidente spagnolo Pedro Sànchez. E questo aveva messo in discussione l'incontro di venerdì.

    

La tensione delle ultime ventiquattro ore tra Francia e Italia è rientrata nella tarda serata di ieri, quando il presidente francese ha telefonato al presidente del Consiglio italiano, intrattenendo una conversazione che il ministro degli Affari europei di Parigi, Nathalie Loiseau, ha definito una "telefonata cordiale". Conte e Macron pranzeranno insieme domani, come conferma una nota di Palazzo Chigi, nonostante le scuse richieste ieri dai vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini non siano arrivate. "Il presidente Macron – si legge nella nota del governo – ha sottolineato di non aver pronunciato alcuna espressione volta ad offendere l'Italia e il popolo italiano. Il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio hanno confermato l'impegno della Francia e dell'Italia a prestare i soccorsi nel quadro delle regole di protezione umanitaria delle persone in pericolo". 

  

"Con Parigi il caso è chiuso – ha detto Giuseppe Conte – ma ora dobbiamo lavorare alla riforma dei regolamenti di Dublino". Da parte di Parigi, l'Italia si aspetta un impegno maggiore nell'accoglienza. Come ha ricordato ieri in Senato Matteo Salvini, raccogliendo gli applausi dell'aula, "dal primo gennaio al 31 maggio la Francia ha respinto 10.249 esseri umani, nei ricollocamenti s’era impegnata ad accoglierne 9.816 e ne ha accolti 640. Macron passi dalle parole ai fatti e accolga novemila persone". E a parole l'Eliseo si dice disposto a una collaborazione più proficua, con il coinvolgimento dell'Unione europea: "E' necessario parlare con l'Italia, è un grande partner, un grande vicino" – ha detto Nathalie Loiseau – L'Europa deve fare più e meglio per aiutare l'Italia". L'occasione per discuterne sarà il Consiglio europeo previsto per fine giugno, alla vigilia del cambio di presidenza Ue che a luglio passerà all'Austria del nazionalista Kurz. Ai capi di stato Conte presenterà le richieste del governo giallo-verde e scoprirà le carte delle  alleanze che già in questi giorni si vanno definendo.

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