(La Presse)

Piccola Posta

La Toscana e il voto utile

Adriano Sofri

Invito alla riflessione alla sinistra che sta sinistra del Pd. L'illusione che la partita sia giocata. Il rischio di consegnare la regione alla Lega

Caro Tommaso Fattori, candidato presidente alla regione per “Toscana a sinistra”, tu assicuri perentoriamente che “la Toscana non è contendibile dalla destra di Salvini” e che la vittoria del centrosinistra e del suo candidato presidente Eugenio Giani è scontata.

 

Intendi così togliere ogni richiamo al cosiddetto voto utile. C’è un primo problema, del tutto pratico, contabile: mentre scrivo, i sondaggi, che conosci senz’altro meglio di me, sia pubblici che “riservati”, registrano il contrario. Qualcuno dice che fra centrosinistra e centrodestra lo scarto è minimo, e contenuto nel margine di errore previsto. Qualcun altro – non “commissionato da Renzi” – dice addirittura che il voto per i partiti vede il centrodestra avanti, mentre il voto per i candidati presidenti vede avanti Giani rispetto alla candidata leghista Susanna Ceccardi, ma di pochissimo.

 

Dunque state vendendo agli elettori la pelle di un orso in libertà. Giusto essere scettici sui sondaggi, che sono una caricatura della democrazia, ma anche le caricature dicono qualcosa sui loro soggetti. E informano anche di una disaffezione al voto, che non può che essere rafforzata dalla convinzione che “tanto, la partita è giocata”.

 

 

 

Un’astensione maggiore sarebbe più sfavorevole al centrosinistra e a un suo candidato di lungo corso come Giani, denunciati come i continuatori di un potere regionale usurato, renitente all’innovazione. Al contrario, gli elettori che apprezzino una lista di minoranza militante come la vostra, ma anche un’opposizione come quella leghista-postfascista-berlusconiana che proclama di voler espugnare la fortezza toscana, sono presumibilmente più motivati ad andare a votare (nella vittoria più umiliante e più triste della Lega in Toscana, quella al Comune di Pisa, l’astensione forte e rancorosa perfezionò il disastro delle rivalità a sinistra).

  

 

Per rincarare il punto, voi aggiungete che non solo Ceccardi e Giani pari sono, ma che Giani e la sua coalizione sono i più affidabili per i veri “centri di potere”, cosicché non sono nemmeno pari, ma è Giani e il centrosinistra a servirli meglio. Se gli argomenti che ho brutalmente riassunto tengono, permettono di aggiungere una correzione piccante alla tua pretesa dell’equivalenza di centrodestra e centrosinistra: cioè una certa predilezione per la prevalenza del centrodestra.

 

(Lo scambio fra Fattori e me si può leggere per intero sulla mia pagina Facebook “Conversazione con A.S.”).

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