Europa Ore 7

La vaccine diplomacy di Russia e Cina contro l'Ue

E' stato pubblicato il nuovo rapporto del Servizio europeo di azione esterna sulla valutazione della disinformazione riguardo alla pandemia. “E' un processo continuo” con “un'erosione di medio lungo periodo della fiducia”, ci ha detto una fonte dell'Ue

David Carretta

Mosca e Pechino usano “media controllati dallo stato, reti di media vicini e social media, compresi account di social media di diplomatici, per realizzare questi obiettivi", si legge nel documento

L'Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, ieri ha avvertito che l'Unione europea deve “prepararsi a una lunga fase di scontro politico con la Russia, ma ha alzato le mani sulla possibilità di una reazione dura nei confronti di Vladimir Putin di fronte al caso di Alexei Navalny, le minacce all'Ucraina e le operazioni dei suoi agenti segreti nei paesi europei. Usare swift per tagliare i flussi finanziari come era stato fatto con l'Iran? “E' una società privata”, ha detto Borrell davanti al Parlamento europeo. Sanzioni contro gli oligarchi? “Non ci sono le basi giuridiche”, ha risposto Borrell. Nord Stream 2? “Sì è una infrastruttura controversa. E la Commissione europea ha già detto che questa infrastruttura non aiuta a diversificare le fonti energetiche dell'Ue”, ma “è un progetto privato. L'Ue non ha strumenti per decidere cosa fare con Nord Stream 2. E' una questione per le imprese e per i tedeschi”, ha detto Borrell. Cosa fare? “Sul caso Navalny, fatemi dire che c'è un posto in cui possiamo fare qualcosa. E' il Consiglio d'Europa. Al Consiglio d'Europa può essere fatto qualcosa. Più che qui”, ha detto Borrell.

Che l'Alto rappresentante si affidi al Consiglio d'Europa per “fare qualcosa” su Navalny la dice lunga sullo stato della politica estera, e più in particolare di quella russa, dell'Ue. Il Consiglio d'Europa può adottare sanzioni simboliche (le poche contro la Russia in passato, come la sospensione dei suoi membri all'Assemblea parlamentare, sono state ritirate su iniziativa di Francia e Germania). Le sentenze della Corte europea dei diritti umani raramente vengono rispettate da Mosca. “Non vogliamo alimentare una dinamica di escalation, ma dobbiamo dimostrare che non accettiamo tattiche intimidatorie e dunque dobbiamo rispondere se avvengono”, ha detto Borrell. Solo che è lo stesso Alto rappresentante a privarsi di armi efficaci. Borrell ha ribadito che con la Russia bisogna dialogare per affrontare problemi comuni come il cambiamento climatico o l'Iran. Davanti al Parlamento europeo, Borrell sembra voler dire che l'Ue non deve spingere la Russia nelle braccia della Cina.

“La Russia è convinta che lo scontro con l'occidente e l'Europa è il modo più sicuro per puntellare la legittimità del regime russo”, ha spiegato l'Alto rappresentante: “Lo scontro con l'occidente serve a rafforzare la legittimità della leadership di Putin”, che è fragile “perché si tratta di un regime che ha performance economiche molto deboli e che non ha buone prospettive future”. Borrell ha ricordato che “sul piano economico la Russia ha il Pil dell'Italia” e che il Green deal “aggraverà i suoi problemi” perché farà venire meno “la rendita” su gas e petrolio. Per questo Putin sta cercando una “alleanza strategica con la Cina con tre obiettivi”, ha spiegato Borrell: ridurre la sua dipendenza economica e tecnologica dall'occidente, trovare clienti alternativi per l'energia e modificare l'assetto geopolitico. Secondo Borrell, occorre tenere conto anche di questa potenziale alleanza strategica tra Russia e Cina nella politica dell'Ue con Putin.

A proposito di Russia e Cina, ieri è stato pubblicato il nuovo rapporto del Servizio europeo di azione esterna sulla valutazione delle narrazioni e della disinformazione sulla pandemia del Covid-19. Le conclusioni sono queste: nel 2021 "la vaccine diplomacy ha totalmente sostituito la mask diplomacy" del 2020. Con la "diplomazia del vaccino" Russia e Cina conducono una campagna di disinformazione e manipolazione "per minare la fiducia nei vaccini prodotti in Occidente, nelle istituzioni dell'Ue e nelle strategie di vaccinazione occidentali ed europee". Mosca e Pechino usano “media controllati dallo stato, reti di media vicini e social media, compresi account di social media di diplomatici, per realizzare questi obiettivi", si legge nel documento. Il rapporto illustra gli sforzi della Russia per promuovere Sputnik V e minare la fiducia all'Agenzia europea dei medicinali (Ema), così come le accuse di Mosca e Pechino all'occidente di voler politicizzare i vaccini. “La disinformazione legata al Covid-19 e ai vaccini continua a diffondersi ampiamente sui social media nell'Ue e nel suo vicinato. Attori statali stranieri (...) hanno alimentato movimenti anti-vaccinazione all'interno dell'Ue", dice il rapporto.

Nel documento realizzato dalla StratCom dell'Ue – il dipartimento di 42 funzionari e un bilancio di 11 milioni di euro che si occupa di disinformazione – si spiega che ci sono ragioni commerciali nelle campagne di disinformazione di Russia e Cina. Ma è solo un aspetto. “E' un processo continuo” con “un'erosione di medio lungo periodo della fiducia”, ci ha detto una fonte dell'Ue. In cosa? Nell'Ue, nell'occidente, nei loro valori. L'obiettivo di Russia e Cina è “mettere in discussione la stessa democrazia”.

Infine, sulla Russia da segnalare la giravolta della Lega di Matteo Salvini. Ieri al Parlamento europeo, la deputata leghista Susanna Ceccardi ha fatto un duro intervento per criticare Vladimir Putin sul caso Navalny e l'Ucraina, In un editoriale il Foglio spiega che la svolta della Lega sulla Russia, finché dura, è benvenuta. Sulla Cina, invece, da segnalare che il gruppo di Socialisti&Democratici ha chiesto di sospendere la firma dell'accordo di investimenti con Pechino fino a quando non cancellerà le sanzioni di rappresaglia contro alcuni eurodeputati in risposta alle misure restrittive dell'Ue per le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang.

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di giovedì 29 aprile, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

I piani di Recovery e l'arte di fare spesa (senza troppe riforme) - Oggi è giovedì e sul Foglio c'è la rubrica “EuPorn - il lato sexy dell'Europa”, che è la sorella maggiore di questa newsletter. Paola Peduzzi e Micol Flammini si sono immerse nei piani di recovery fund degli altri paese e l'arte di fare spesa. E' un viaggio tra i piani di ripresa (e politici) dei paesi europei. Polemiche, rischi, delusioni e poche riforme nonostante i tanti fondi. Trovate il ritorno dei fugali, il mito di chi arriva prima, le omissioni (sulle riforme) di Francia e Spagna, il blocco polacco, il pericolo Ungheria e gli inusuali primi della classe Portogallo e Grecia. Quasi trecento giorni dopo l’accordo sul Recovery fund, nel luglio dello scorso anno, i paesi europei devono consegnare i loro piani nazionali, che è come presentare il compito scritto a un esame. Ora ci siamo.


In Finlandia un accordo salva il governo Marin - I partiti della coalizione di governo in Finlandia hanno trovato un accordo sul bilancio, evitando la caduta dell'esecutivo di Sanna Marin ed elezioni anticipate. "Il compromesso non è perfetto, ma raramente la vita è perfetta", ha detto Annika Saarikko, la leader del Partito di centro, che si era ribellato contro le altre formazioni e aveva chiesto chiesto un ritorno al risanamento di bilancio. L'intesa potrebbe anche facilitare la ratifica parlamentare della decisione sulle risorse proprie, necessaria per far partire il Recovery fund. La Commissione ha detto di non essere “preoccupata” dalla prospettiva che la Finlandia possa bloccare il processo di ratifica. “Finora 19 paesi hanno ratificato. L'obiettivo della fine del secondo trimestre (per completare le ratifiche) rimane. Non stiamo ancora pensando a un piano B”, ha spiegato un portavoce della Commissione: “Siamo fiduciosi che i nostri obiettivi e il nostro calendario saranno rispettati”. Ma nel partito di opposizione Kokoomus, che con la sua astensione dovrebbe permettere la ratifica, sta emergendo una fronda di parlamentari che voterà contro.

Gli ultimi dati sui vaccini nell'Ue - Gli stati membri dell'Ue hanno ricevuto 159,7 milioni di dosi di vaccini contro il Covid e ne hanno somministrati 134,6 milioni, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Commissione. L'obiettivo del 25 per cento di persone adulte che hanno ricevuto la prima dose è stato superato. La Commissione ha presentato agli ambasciatori dei 27 al Coreper anche gli ultimi dati sulle esportazioni. Dal 31 gennaio al 27 aprile, sono state esportate dall'Ue 148 milioni di dosi in 44 diversi paesi. Le richieste di esportazione sono state 779 e solo una (le 250 mila dosi AstraZeneca destinate all'Australia) è stata rigettata.

La Commissione vuole le dosi britanniche di AstraZeneca - Il primo dibattimento davanti al tribunale di Bruxelles nella causa intentata dalla Commissione contro AstraZeneca si terrà il 26 di maggio, ha annunciato ieri un portavoce della Commissione. Da quanto abbiamo appreso, l'esecutivo comunitario chiede ai giudici belgi di ingiungere ad AstraZeneca di rifornire l'Ue con le dosi che vengono prodotte nei suoi stabilimenti nel Regno Unito. La mossa rischia di riaccendere il conflitto con il Regno Unito, nel momento in cui i negoziati tra la Commissione e Londra su un accordo sui vaccini non fanno progressi. Sul Foglio Daniel Mosseri ha incontrato Ugur Sahin di BioNTech, che spiega che "l'Italia ha permesso all'Europa di passare un’estate tranquilla, ma dovremo continuare a difenderci da chi non vuole o da chi non può vaccinarsi”. Si parla anche di Ue, Israele e vaccini ai bambini.

Il Parlamento quasi unanime sull'accordo post Brexit - Il Parlamento europeo ieri ha ratificato l'accordo commerciale e di partnership tra Unione Europea e Regno Unito che regolerà le relazioni nell'era post Brexit. Il voto è stato quasi unanime: 660 “sì”, 5 “no” e 32 astensioni. “L'intesa mitiga molte delle peggiori conseguenze della brexit ed è un buon accordo per i cittadini dell'Ue”, ha detto il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. Perfino Boris Johnson ha mostrato il suo primo (e ultimo) segnale di amore per i deputati europei. “Grande notizia che il Parlamento europeo abbia votato a stragrande maggioranza a favore del nostro accordo commerciale e di cooperazione zero dazi e zero quote”, ha scritto su Twitter il premier britannico.

La Brexit fa un'altra vittima politica, questa volta in Irlanda del nord - Arlene Foster ieri ha dato le dimissioni da leader del Partito democratico unionista dal 28 di maggio e da primo ministro dell'Irlanda del nord dalla fine di giugno. Foster è vittima delle tensioni scoppiate tra gli unionisti per la messa in opera dell'accordo sulla Brexit, che prevede una frontiera doganale tra l'Irlanda del nord e la Gran Bretagna. Una fronda interna al suo partito si preparava a presentare una mozione di sfiducia.

Il Parlamento approva il programma spaziale - Il Parlamento europeo ieri ha approvato il programma spaziale dell'Unione europea, che prevede 14,8 miliardi di euro per il periodo 2021-27 per i progetti Galileo (il sistema di navigazione satellitare europeo), Copernico (il programma di osservazione spaziale della terra) e Egnos (il sistema europeo di copertura per la navigazione geostazionaria). Sono previsti finanziamenti anche per il programma Space and Situational Awareness (Ssa) e la nuova iniziativa di comunicazione satellitare governativa Govsatcom per la difesa dei confini e il supporto alla protezione civile e agli interventi umanitari.

Accade oggi in Europa

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattito sul fondo della difesa; dibattiti sulle violazioni dei diritti umani; dibattito sul programma Europa digitale)

- Consiglio: riunione informale dei ministri dello Sviluppo

- Commissione: conferenza stampa del commissario Sefcovic su "legiferare meglio"

- Commissione: la presidente von der Leyen e l'Alto rappresentante Borrell ricevono il primo ministro del Kosovo, Albin Kurti

- Commissione: il vicepresidente Timmermans partecipa all'Irish Climate Summit 2021

- Commissione: audizione della vicepresidente Šuica davanti alle commissioni Affari esteri e Affari europei di Camera e Senato sulla Conferenza sul Futuro dell'Europa

- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa al "Day of Progressive economic policy 2021"

- Commissione: indici del sentimento economico e del clima delle imprese

- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sull'uso di ingredienti non biologici nella produzione biologica; sentenza sul ritiro della patente da parte di un altro stato membro; sentenza su Novo Banco; conclusioni dell'Avvocato generale sulla protezione della Dop Champagne

- Eurostat: conti delle famiglie del quarto trimestre 2020; dati sul riciclo di materie prime nel 2020; dati sul commercio internazionale di servizi nel 2019

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