Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Editoriali

La giravolta della Lega sulla Russia

Redazione

Al Parlamento europeo, difende Navalny e l’Ucraina. Le ragioni di una svolta benvenuta

La Lega di Matteo Salvini, almeno al Parlamento europeo, ha fatto una conversione totale sulla Russia di Vladimir Putin. Intervenendo in plenaria ieri in un dibattito su Alexei Navalny e le minacce russe all’Ucraina, Susanna Ceccardi ha detto: “L’Ue sa che la sfida per la sopravvivenza del nostro modello di democrazia passa attraverso il rapporto con Mosca. Non possiamo lasciare che dei capi di stato del nostro vicinato mettano a tacere l’opposizione politica, violandone i diritti naturali, civili e politici”. “Se l’Europa – ha continuato – intende davvero difendere i diritti umani e la democrazia ovunque nel mondo, lo deve fare in maniera ferma e uguale”. Non si può restare indifferenti su Navalny perché “la vita degli uomini e la libertà di pensiero non sono valori negoziabili”, ha spiegato Ceccardi.

 

La minaccia all’Ucraina “è stato un pesante segnale per tutto l’occidente”. Il problema è che “al di là dei proclami e della solidarietà espressa a parole, non esiste oggi alcun credibile intervento europeo”. Nord Stream 2 continua “a dividere l’Europa e a indebolirne la sicurezza e l’indipendenza energetica, rendendo di fatto inutili le sanzioni contro la Russia e dando un segnale di debolezza”, ha detto Ceccardi. Non è la prima volta che la Lega mostra segnali di allontanamento da Mosca. In febbraio i suoi eurodeputati avevano votato a favore di una risoluzione che chiedeva dure sanzioni. Ma uhao! Che giravolta rispetto ai tempi non molto lontani in cui Salvini diceva: “Io qui a Mosca mi sento a casa mia, in alcuni paesi europei no”, e definiva le sanzioni dell’Ue “un’assurdità”. Svolta strategica? Tattica in nome dell’atlantismo del governo Draghi? Opportunismo per rassicurare il PiS polacco in vista di un’alleanza al Parlamento europeo? Quale che sia la ragione, finché dura, la conversione alla realtà della Lega di Salvini sul regime di Putin è benvenuta.