(foto EPA)

il rullo del foglio

Accordo Netanyahu-Gantz: Israele si compatta con un governo di unità nazionale

Le truppe israeliane si ammassano verso Gaza, mentre si bombarda il sud del Libano. Il segretario di stato americano domani sarà a Gerusalemme. Netanyahu: "Hamas peggio dell'Isis"

Il rullo del Foglio: tutto quello che è utile sapere – e niente di più – per capire cosa succede dopo l'attacco di Hamas a Israele. 


   

C’è un terzo italiano tra i dispersi dopo l’attacco di Hamas

L'italo-israeliano Nir Forti risulta disperso dopo l'attacco di Hamas. Forti si trovava al rave di Reim con un'amica e sarebbe stato ferito. Lo si apprende a Tel Aviv.

Continua intanto il rientro degli italiani bloccati in Israele, coordinato dalla Farnesina tramite l'Unità di Crisi. Mentre alcuni paesi hanno fatto ricorso solo a vettori civili e altri solo ad aerei militari, l'Italia è stata l'unico stato a unire le due forze, mettendo in campo un totale di sette collegamenti aerei per riportare a casa 900 tra turisti e pellegrini bloccati. 

   

    

Accordo Netanyahu-Gantz per un governo di unità nazionale

Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu e il leader di Unità nazionale Benny Gantz hanno raggiunto un accordo per formare un governo di unità nazionale al fine di fronteggiare l'emergenza dopo l'attacco lanciato da Hamas. Secondo fonti del Likud, citate da Hareetz, il premier Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e Gantz, capo di stato maggiore ed ex ministro della Difesa, faranno parte del gabinetto di guerra ristretto che il leader dell'opposizione ha chiesto di creare. Gadi Eizenkot, ex capo dello stato maggiore e membro del partito di Gantz, insieme al ministro degli Affari strategici, vi prenderanno parte come osservatori.

Come abbiamo raccontato sul Foglio, all'indomani dell'attacco di Hamas i leader dell’opposizione non hanno cercato di dare la colpa a Benjamin Netanyahu ma hanno reagito mantenendo unità. Rimandato il momento delle colpe, si sono riuniti dietro alla figura del premier. Non perché lo stimino, ma perché Israele ha bisogno di unità e di competenza. 

 

 


L'esercito israeliano dice di aver colpito un obiettivo di Hezbollah in Libano

Il movimento sciita libanese Hezbollah ha confermato di aver attaccato una postazione israeliana nel nord di Israele come rappresaglia per l'uccisione di tre dei suoi combattenti. Tel Aviv ha risposto con un bombardamento. L'esercito israeliano ha spiegato che i suoi aerei hanno attaccato, in territorio libanese, un posto di osservazione appartenente a Hezbollah. Anche l'artiglieria dell'Idf ha sparato sull'area da cui è stata rilevata la sparatoria. Questo è il quarto giorno di violenza al confine nord di Israele.

   

       


La missione in Egitto di Tajani

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è in Egitto e incontrerà al Cairo il presidente Abdel Fatah al Sisi e l’omologo Sameh Shoukry. Come sottolinea la Farnesina in una nota, l'incontro avrà come tema quanto sta accadendo in Israele: “L’Egitto è un interlocutore cruciale e può svolgere oggi, come ha già fatto in passato, un ruolo fondamentale di tramite con Hamas in situazioni di crisi, anche per favorire una trattativa sugli ostaggi”, ha detto il ministro. Tajani ha poi aggiunto che “questa nuova crisi ci ricorda che non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia su questo fronte”.

L'Italia punta a realizzare dei corridoi umanitari a Gaza per permettere la liberazione degli ostaggi, sopratutto bambini, donne e anziani. Il ministro degli Esteri incontrerà in un bilaterale – avviato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Sharm el Sheik lo scorso autunno – il segretario generale della Lega araha, Ahmed Abdoul Gheit, per provare una via diplomatica al conflitto e ribadire la presenza italiana nella pacificazione tra le parti.

Oggi Al Sisi ha ricordato che quanto sta accadendo in questi giorni tra israeliani e palestinesi rappresenta un pericolo reale per la stabilità e la sicurezza della regione e che l’Egitto intensificherà le comunicazioni "per fermare gli attuali scontri, risparmiare il sangue del popolo palestinese e proteggere i civili sia dal lato palestinese che da quello israeliano”. Ha inoltre aggiunto: “L’Egitto afferma che una pace giusta e globale, basata sulla soluzione dei due Stati, è la via per raggiungere una sicurezza reale e sostenibile per il popolo palestinese, e che l’Egitto non abbandona i suoi impegni riguardo alle questioni arabe, in particolare alla questione palestinese”.

 

 


         

Blinken domani sarà a Gerusalemme

Domani il segretario di stato americano Antony Blinken volerà a Gerusalemme. Oggi invece c'è la riunione ministeriale della Nato a Bruxelles. Ieri l'ambasciatrice americana alla Nato, Julianne Smith, ha rassicurato gli alleati sulla gestione di due fronti come la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese in contemporanea. "Gli Stati Uniti saranno in grado di focalizzarsi sulla nostra partnership e il nostro impegno per la difesa della sicurezza di Israele, mentre allo stesso tempo continueremo il nostro impegno e le nostre promesse di supporto all'Ucraina". 

    


 

Cosa ha detto Borrell su Israele e la Striscia di Gaza

Hanno fatto discutere le parole che ieri l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Josep Borrell ha usato per ammonire Israele a proposito degli attacchi nella Striscia di Gaza. "Condanniamo qualsiasi attacco ai civili e richiamiamo il rispetto ai principi universali del diritto internazionale. Israele ha certamente il diritto di difendersi, ma ciò va fatto in linea con il diritto internazionale. Chiediamo il rilascio degli ostaggi e che ci sia accesso a cibo, acqua e medicine. Certamente condanneremo degli atti terroristici che hanno creato tanta sofferenza e non hanno aiutato i palestinesi". 


Israele sta continuando ad ammassare le sue truppe per entrare a Gaza

Lo hanno reso noto i vertici dell'esercito israeliano, spiegando che hanno già raggiunto il confine circa 300mila riservisti, arruolatisi dopo l'attacco di Hamas dello scorso fine settimana. Lo spostamento di truppe risponde "all'esecuzione della missione del governo israeliano: cioè fare in modo che alla fine di questa guerra Hamas non abbia alcuna capacità militare con la quale possa minacciare o uccidere civili israeliani", come recita un comunicato diffuso dal portavoce dell'esercito. Intanto la conta delle vittime in Israele è salita a oltre 1.200 con 2.700 feriti (900 persone sarebbero morte invece a Gaza). 

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