Le armi di due soldati russi, catturati dall'esercito ucraino (Ansa)

Qui Bruxelles

L'Ue dovrebbe accogliere i disertori di Putin

David Carretta

La direttiva sulla protezione temporanea serve per i rifugiati, ma anche per chi si ribella a Mosca. Intanto, secondo la Commissione europea, oltre 650mila ucraini hanno già raggiunto paesi comunitari

La Commissione europea ha proposto di attivare la direttiva sulla protezione temporanea per i rifugiati ucraini che fuggono dalla guerra e raggiungono il territorio dell’Ue. Secondo le stime della Commissione, dall’inizio dell’invasione russa oltre 650 mila ucraini sono già entrati nei paesi dell’Ue. La direttiva sulla protezione temporanea, introdotta nel 2001 dopo le guerre dei Balcani e da allora mai utilizzata, era stata concepita per offrire protezione immediata ai profughi evitando le normali procedure per la concessione dell’asilo. La direttiva si applicherà ai cittadini ucraini e alle persone residenti in Ucraina sfollati a causa del conflitto e offrirà automaticamente una serie di diritti (soggiorno accesso al mercato del lavoro, alloggio, assistenza sociale, sanità e mezzi di sussistenza). La Commissione ha anche messo in piedi una “piattaforma di solidarietà” per una ripartizione dei rifugiati tra gli stati membri (su base volontaria).

 

Saranno i ministri dell’Interno dei ventisette a decidere venerdì se attivare la direttiva sulla protezione temporanea. Paradossalmente, la resistenza maggiore viene da alcuni paesi di primo ingresso – in particolare Polonia e Ungheria – perché temono di dover rispettare le regole dell’Ue sull’asilo, compreso l’ingresso di rifugiati non ucraini che fuggono dalla guerra. Ma è anche possibile approvare la proposta della Commissione con un voto a maggioranza. 

 

Tutti coloro che fuggono dalle bombe di Putin sono benvenuti in Europa”, ha detto Ursula von der Leyen. Ma c’è qualcosa in più che la Commissione e l’Ue potrebbero fare per aiutare l’Ucraina nella guerra di Putin: aprire le porte ai soldati russi che disertano e depongono le armi. Putin ha inviato decine di migliaia di giovani coscritti, a cui era stato detto che attorno all’Ucraina ci sarebbero state solo esercitazioni. Il morale delle truppe russe è basso. Molti soldati russi non sono pronti a un’offensiva totale contro un popolo che considerano come fratello. Ma disobbedire nell’esercito russo ha conseguenze devastanti sul piano umano e personale.

 

Serve un’alternativa e un incentivo, che solo l’Ue può dare: “Ogni disertore dell’esercito russo, ogni coscritto russo che si arrende senza sparare, dovrebbe ottenere un visto per lavoro di 36 mesi dell’Ue o del Regno Unito, più un biglietto di treno gratis”, ha spiegato David Frum dell’Atlantic. La direttiva sulla protezione temporanea offre all’Ue questa possibilità. Nel momento in cui si vuole colpire la base di potere di Putin mettendo in ginocchio l’economia russa, l’offerta potrebbe essere allargata ai giovani russi, con un apposito programma di visti e offerte di lavoro per laureati, scienziati, ingegneri, tecnici, musicisti, scrittori e giornalisti. Non solo tutti coloro che fuggono dalle bombe di Putin, ma anche tutti i russi che si ribellano a Putin dovrebbero essere benvenuti in Europa.
 

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