Gli attori inglesi Roger Moore e Jane Seymour nel film di James Bond "Vivi e lascia morire" (Foto di Milne/Getty Images) 

Braghettoni per James Bond

Enrico Cicchetti

In vista del settantesimo anniversario di 007 l'opera integrale di Ian Fleming è stata riscritta dagli "esperti di sensibilità". Via riferimenti razzisti

Braghettoni per James Bond. In vista del settantesimo anniversario di Casino Royale, il primo libro della fortunatissima saga di 007 scritta tra gli anni 50 e 60, l'opera integrale di Ian Fleming è stata rieditata pensando al pubblico moderno: sono stati rimossi una serie di riferimenti razziali segnalati da alcuni cosiddetti "esperti di sensibilità", i sensitivity reader.

 

Mentre l'editore Puffin discute dei libri di Roald Dahl da "ripulire" dal linguaggio potenzialmente offensivo - via i personaggi "grassi" o "brutti" anche se, spiace dirlo, non spariranno per questo dal mondo reale nè la bruttezza nè l'obesità - e decide di rendere "gender neutral" gli Oompa Loompa di "La fabbrica di cioccolato", anche tutti i thriller della spia più famosa del mondo verranno ripubblicati questa primavera. Grazie ai suggerimenti di alcuni “lettori espressione della sensibilità attuale”, la Ian Fleming Publications, la società che detiene i diritti letterari dell'opera, ha rimosso completamente i riferimenti al colore della pelle dei personaggi neri ed eliminato il termine dispregiativo “nigger”, rimpiazzato da “persona nera” o “di colore”.

 

Secondo il Telegraph, un disclaimer accompagnerà i testi ristampati: “Questo libro è stato scritto in un momento in cui termini e atteggiamenti che potrebbero essere considerati offensivi dai lettori moderni erano all'ordine del giorno. In questa edizione sono stati apportati numerosi aggiornamenti, pur mantenendo il più vicino possibile al testo originale e al periodo in cui è ambientato."

 

E però così si perde anche una parte della cifra di Fleming e dello stile (cinico quanto volete ma pur sempre caratteristico) del suo personaggio. Tra le modifiche già annunciate, per esempio, c'è quella in Vivi e lascia morire, uscito nel 1954. Nelle nuove edizioni Bond eviterà di riferirsi ai personaggi africani coinvolti nel commercio di oro e diamanti come "persone piuttosto rispettose della legge, tranne quando hanno bevuto troppo", per dire invece soltanto: "Tipi piuttosto rispettosi della legge". Capite bene che non è un'operazione chirurgica ma un bel colpo di mannaia. In un'altra scena censurata la spia di Sua Maestà è ad Harlem, a New York, dove uno spogliarello in una discoteca rende la folla maschile, incluso 007, sempre più eccitata. Il passaggio originale diceva: “Bond poteva sentire il pubblico ansimare e grugnire come maiali al trogolo. Sentì le proprie mani stringere la tovaglia. Aveva la bocca secca". Dopo la revisione la frase diventa uno sciatto: "Bond potè percepire la tensione elettrica nella stanza".

     

L’articolo del Telegraph evidenzia che frasi decisamente poco pol. corr. come “donne sfacciate che non riescono a fare il lavoro di un uomo“, l’omosessualità descritta come “ostinata disabilità” e “il dolce sapore dello stupro” si troveranno ancora nei romanzi. In attesa della prossima ineluttabile sforbiciata.

  

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  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti