(foto LaPresse)

Che fai, mi inciuci?

Maurizio Crippa

Il patto sottoscritto nel centrodestra è un'ossessione che titilla Salvini e la Meloni. Ma che c'entra il Cavaliere?

I patti d’agosto sono più volatili delle riforme elettorali d’agosto, ma fin quando c’è il proporzionale, mettersi d’accordo tra partiti come ci fosse il maggioritario, o di qua o di là, pare un tantino bizzarro. Però agli elettori piace, soprattutto a quelli del tipo “Vincere. E vinceremo!”. Dunque Salvini, Meloni e Berlusconi hanno firmato un patto in cui spicca la “clausola anti inciucio”. Adamantina: “Emerge l’esigenza di rassicurare gli elettori che in nessun caso Lega, FdI e Fi intendono in futuro fare parte di maggioranze di governo insieme ad altre forze politiche non facenti parte della coalizione”. Giurano sulle loro teste di “non dare corso in questa e nella futura legislatura a qualsiasi accordo di governo”. Una fissazione che persino i testoni Cinque stelle hanno appena dismesso. E che ovviamente titilla Salvini e Meloni. Ma che possa essere nel cuore del Cavaliere di ogni mediazione, non so. L’ultima volta che volle fare il duro e puro si trovò costretto a dar seguito al fesso che urlava “che fai, mi cacci?”. E fu la fine di tutti e due.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"