I bambini e la montagna

Maurizio Crippa

Le due tragedie nel cuneese e in Valtellina e il tributo troppo alto pagato al Signore delle cime

Ieri mattina sembrava che il tributo che ogni tanto il Signore delle cime chiede a chi le ama, le montagne, e ci vive, fosse stato amaramente già pagato. Non su una cima ma su un fuoristrada, giù in un burrone. Cinque ragazzi, quattro erano minorenni, che erano andati in alto, di notte, per vedere le stelle cadenti. Su nel cuneese, in alta Valle Grana, lontano dai turisti assembrati. Niente stravizi e niente follie, solo una curva di quelle brutte che fa la vita. Il sindaco di Castelmagno, che ha una sessantina di abitanti, ha detto: “Abbiamo perso in una notte la metà dei giovani del nostro comune. Quindici giorni fa avevamo fatto una bella foto, c’erano tutti gli abitanti di questa frazione: mi creda, è agghiacciante vederla”. Una foto. Poi verso sera a Chiareggio, uno dei luoghi della Valmalenco più belli (e che amo di più) una frana s’è portata via un’auto. E un papà e una mamma, e la figlia dei loro amici che li seguivano sulla macchina dietro. Lei aveva voluto viaggiare con loro, e con un bambino suo amico. E chissà se è rimasta una foto.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"