Morgan e Bugo a Sanremo (foto LaPresse)

Tra Renzi e Bonafede alla fine chi è Morgan e chi Bugo?

Maurizio Crippa

Da una settimana il leader Pd sembra bullizzare il Guardasigilli: non ti conosceva nessuno, manco la tua prescrizione, devi ringraziare se ho piantato una grana e sei diventato famoso

Una cosa che ancora non so è se la canzone di Diodato che ha vinto a Sanremo sia dedicata a Levante oppure no. Un’altra cosa che non so, o non capisco, è questa: il senso di Natalie Portman di presentarsi con ricamati i nomi di registe donne che non sono state candidate agli Oscar. Immaginate che rottura di maroni se, per un tot decenni di fila, tutte le volte si fosse presentato Michael Douglas con un cartello: “Perché non avete mai dato un Oscar a mio papà?”. Suvvia, non scassava così manco Asia Argento quando voleva espropriare la casa a Morgan e intanto dava la colpa a Weinstein. Ma a proposito di Morgan, la cosa vera che non so – ma questa, perbacco, è davvero importante – è la seguente: tra Renzi e Bonafede, chi è Morgan e chi invece è Bugo? Sembra facile. Renzi è un notorio bullo, sono mesi che prova a sabotare il governo, tipo Sarri con la Juve. Da settimane prova a bullizzare Bonafede: non ti conosceva nessuno, manco la tua prescrizione, devi ringraziare se ho piantato una grana e sei diventato famoso. E quell’altro, con la faccia da prete spretato che si ritrova, sembra Bugo costretto a lasciare lo show a testa bassa. Poi però succede che si mettono tutti d’accordo, Giuseppi, Zinga e forse anche Mattarella (come dire gli Amadeus, Fiorello e Mollica della politica) e quello che prende un calcio in quel posto, e ringrazia il cielo se non ti cacciamo dal palco, sapete invece chi è? E’ proprio lui, il bullo.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"