Diodato (foto LaPresse)

Morgan o Bugo? No, l'unico cattivo è Diodato

Camillo Langone

Non è un caso che la produzione industriale crolli proprio in concomitanza con la vittoria al Festival del direttore artistico del Primo Maggio di Taranto

Il cattivo non è chi lo sembra. Il cattivo non è Morgan van Beethoven, vittima di se stesso. Il cattivo non è Bugo il Punk, uomo capace di abbandonare il palco alla maniera di Sid Vicious nel video di “My way”, e pertanto di consegnarsi alla storia del Festival. Il cattivo è Diodato il Gentile, il vincitore che tutti definiscono disponibile e ammodo. Non è per nulla un caso che la sua vittoria coincida con la notizia del crollo della produzione industriale: men o 4,3 per cento su base annua. Infatti Antonio Diodato è da anni direttore artistico del Primo Maggio di Taranto, manifestazione squisitamente anti industriale. Il comitato organizzatore, che subito ha rivendicato il proprio legame col campione di Sanremo 2020, non ce l’ha soltanto con l’Ilva, come prevedibile, ce l’ha con “l’economia basata sull’utilizzo dei fossili”, con “le leggi che ci separano dalla natura”, con le grandi opere, con la libera impresa, con le fabbriche tutte. Diodato è il volto presentabile di una ringhiosa ideologia pauperista piegandosi alla quale il prossimo anno la produzione industriale calerà del doppio: dunque si sappia che il cattivo è lui.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).