(foto LaPresse)

La destra italiana è diventata tutto quello che in passato derideva

Antonio Gurrado

La vicenda delle magliette pro-Salvini spiegata con una vignetta di Guareschi

In una vecchia vignetta su Candido, Guareschi disegnava dei dimostranti intenti a preparare cartelli con la scritta “Pane e lavoro”, ai quali un omarino domandava: “Potrei averne uno con pane scritto grande e lavoro scritto piccolo? Sono un po’ stanco”. Sui canali social della Lega invece si è tenuto un sondaggio per decidere la grafica della scritta da stampare su delle magliette in sostegno di Salvini: “Processate anche me” scritto tutto uguale oppure “Processate anche ME” scritto con un gigantesco pronome stampatello che copre tutto il petto? Non solo lo slogan ricalca un artificio retorico abusato, un cascame di vetusti cortei della sinistra bene dietro insensati striscioni che (ricordate?) recitavano “Intercettateci tutti”, “Ammazzateci tutti”, e così via. Va soprattutto notato che, se da lontano vedete qualcuno con la seconda maglietta salviniana, vi parrà che porti
scritto solo “ME” sotto un ghirigoro illeggibile, tale che l’effetto è quello – proprio come nella vignetta di Guareschi – di militanti dall’ego spropositato ma senza nessuna voglia di farsi processare. Ed è la cosa più significativa da dirsi sulla destra di oggi in Italia: è diventata esattamente ciò che la destra di ieri disprezzava e derideva.

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