un foglio internazionale

Diari Romani

Enrico Paventi

La recensione del libro di Hans Christian Andersen, Apeiron, 189 pp., 19,90 euro

Dagli inizi del Diciottesimo secolo, il cosiddetto Grand Tour prese a costituire, per molti intellettuali europei (oltre, naturalmente, a parecchi giovani della nobiltà), un itinerario d’obbligo destinato a influenzarne la formazione in misura rilevante e definitiva. A tanti narratori e poeti, compositori e strumentisti, pittori, scultori e architetti il viaggio nelle città d’arte della Penisola avrebbe continuato a fornire suggestioni e stimoli per tutta la vita. Certo, la maggioranza di costoro non sarebbe più riuscita a tornare in Italia: diverso fu invece il caso del danese Hans Christian Andersen (1805-1875), celebre scrittore noto soprattutto per le sue fiabe, che ebbe la possibilità di soggiornare a Venezia, a Firenze, a Napoli e soprattutto a Roma. In quella che sarebbe diventata la capitale del Regno nel 1871, l’autore della Sirenetta si fermò per ben quattro volte tra il 1833 e il 1861: un arco temporale dunque piuttosto lungo che si sarebbe rivelato denso di avvenimenti e, per lui, di esperienze fondamentali.

 

Meticolosamente curati da Bruno Berni, che li propone al lettore italiano per la prima volta, i Diari Romani presentano dunque molteplici motivi di interesse: l’autore vi descrive i suoi incontri con i tanti artisti nordici e tedeschi presenti a Roma, le visite alle chiese, ai monumenti e ai musei, la frequentazione di caffè e trattorie. Va inoltre sottolineato come l’Urbe ne abbia profondamente influenzato sia la quotidianità che la produzione letteraria: egli vi visse momenti all’insegna dell’entusiasmo, della felice compagnia, della serena solitudine sebbene segnati, talvolta, da una vena di profonda inquietudine. Si tratta di un testo che ci mette infine a disposizione una testimonianza estremamente interessante sulla Roma dell’epoca, alla quale contribuiscono in misura ragguardevole i numerosi disegni che, opera dell’autore, arricchiscono questa edizione dei Diari.

 

Con la sua prosa scorrevole e incisiva, Hans Christian Andersen ha descritto nei particolari una città che avrebbe iniziato ben presto a scomparire: grazie alle sue note diaristiche conosciamo dunque le tante strade e viuzze che egli ha saputo catturare tanto negli appunti quanto nelle illustrazioni e che, di lì a poco, complici i piani urbanistici post unitari, sarebbero entrate a far parte della storia della Città Eterna.

 

Diari Romani
Hans Christian Andersen
Apeiron, 189 pp., 19,90 euro

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