Ricetta seriale

Everybody Loves Diamonds, ma la nuova serie di Amazon non è un gioiello

Perché il racconto del "colpo di Anversa", un furto di diamanti tra i più remunerativi della storia, non convince fino in fondo

Gaia Montanaro

È disponibile dal 13 ottobre su Amazon Prime Video Everybody Loves Diamonds, money heist co-prodotto da vari paesi (e a cifre non irrisorie) che in otto episodi racconta del famoso “colpo di Anversa”, un furto di diamanti tra i più remunerativi della storia (un miliardo di dollari, potenziali). Accaduta realmente nel 2003, la vicenda — e la serie — vede al centro Leonardo Notarbarolo (Kim Rossi Stuart), ladro “in fieri” che insieme alla sua banda di complici — ben istruiti — riesce a penetrare il caveau dell’Antwerp Diamond Centre di Anversa, tra i più inespugnabili al Mondo, e rubare diamanti e preziosi per un valore di milioni di dollari.

La serie si apre con il colpo appena avvenuto e Leonardo che si dà alla fuga insieme alla sua banda formata da Ghigo, esperto di antifurti, Alberto, hacker e Sandra, sorella di Alberto e specializzata in serrature. Il giorno seguente tutta Anversa si chiede come possa essere avvenuto un colpo così efferato; il capo della Dimond Police della città fa visita a casa di Leonardo e lo accusa del fatto. Facendo subito capire che qualcuno ha tradito Notarbarolo. Da qui la serie prende le mosse per raccontare, di fatto, come un gruppo di persone comuni, ciascuno con un proprio talento peculiare, finisca implicato in un gioco ben più grande di loro. I generi si mescolano, passando dal drama al thriller e a elementi action. La serie mutua l’impianto narrativo, e ne suggerisce chiaramente l’eco, delle storie a tema truffa e rapine, narrazioni di genere che hanno avuto buon riscontro di pubblico soprattutto per la serialità da piattaforma.

È un racconto più maschile come potenzialità di fruizione e gusto del pubblico, che suggerisce ritmi alti e fa leva sulla suspence (anche se, almeno nel pilota, tutto appare molto blando e “largo”). La scrittura, affidata a Stefano Bises, Michele Astori, Giulio Carrieri e Bernardo Pellegrini prova a fare il suo ma rimane una perplessità di fondo sullo sviluppo del racconto e sulla messa in scena. Pur con mezzi produttivi sensati messi a disposizione (la serie è prodotta da Wildside) e una firma registica affermata come quella di Gianluca Maria Tavarelli, la serie purtroppo non riesce a convincere fino in fondo. Appare in certi passaggi didascalica e poco fluida, più legata alla maniera della fiction nostrana che a riferimenti internazionali che le sono più propri. Anche la recitazione, globalmente, poco aiuta. Il cast, tra gli altri, ospita Anna Foglietta, Gianmarco Tognazzi, Rupert Everett e Malcom McDowell.

Qual è la vera storia del colpo di Anversa?

Leonardo Notarbartolo e la sua squadra si è intrufolata la notte di San Valentino del 2003 nel caveau dell’Antwerp Diamond Centre di Anversa — ritenuto tra i più sicuri al Mondo — superando rivelatori di calore, raggi infrarossi, radar e lucchetti con centinaia di milioni di combinazioni possibili. Hanno rubato diamanti e preziosi per un valore di centocinquanta milioni di dollari e svuotato oltre duecento cassette di sicurezza. Sono stati beccati per un dettaglio, a suo modo assurdo: dato che il colpo sarebbe durato molte ore, si erano portati da mangiare dei panini. Durante la fuga si sono liberati di alcune carte e una di queste conteneva i resti di un panino. Da lì è stato estrapolato il Dna e si è risaliti ai colpevoli della rapina.

Qual è il tono di Everybody Loves Diamonds in due battute?

"L’esperienza mi dice che errore chiama errore".

"I conti si fanno sempre alla fine".

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