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editoriali

Lo strano “turbamento” di Pier Silvio Berlusconi su Zelensky a Sanremo

Redazione

Il dirigente di Mediaset e figlio del Cav. è turbato dall'ospitata del presidente ucraino al Festival, ma non da Lavrov su Rete 4

Pier Silvio Berlusconi è “turbato” dal fatto che il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky possa intervenire al Festival di Sanremo. “Da un lato c’è la questione della libertà di espressione, un presidente che vuole far sentire la sua voce e tutti noi siamo con lui e con l’Ucraina – ha detto l’amministratore delegato di Mediaset – dall’altro c’è il mio essere cittadino che paga il canone e non riesco a non essere trasparente: a me che Zelensky intervenga a Sanremo con tutto quello che si deve dire a favore dell’Ucraina e della situazione che stanno vivendo, non fa piacere. Mi sembra una ricerca di visibilità che a me un pochino turba, preferirei di no”. Insomma, questo Zelensky che quasi come un influencer “cerca visibilità” non va bene. Pier Silvio Berlusconi precisa, da concorrente, che non vuole “mettere becco” nelle scelte della Rai; ma da contribuente si sente in dovere di manifestare questo turbamento.

 

L’opinione dell’ad di Mediaset è legittima ed è peraltro condivisa da larga parte dello spettro politico. Ma ciò che non torna nel discorso di Berlusconi Jr. è che non abbia avuto la stessa reazione quando ospite sulle sue reti televisive, Rete 4 nello specifico, c’era il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a dire che “i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei” come Zelensky, e che “anche Hitler aveva origini ebree” come Zelensky. Allora Lavrov di “visibilità” ne ebbe moltissima, tanto che per le bestialità pronunciate dal suo ministro Vladimir Putin fu addirittura costretto a scusarsi con Israele. Mediaset però rivendicò la bontà della scelta: “Le deliranti affermazioni del ministro Lavrov a ‘Zona Bianca’ rivestono particolare importanza perché confermano chiaramente la mancanza di volontà da parte di Putin di arrivare a una soluzione diplomatica della guerra. E comunque la si pensi, oggi sappiamo qualcosa in più della Russia e di chi la governa”, disse il dg Mauro Crippa. Pier Silvio Berlusconi invece non disse nulla. Si vede che il turbamento c’è se parla Zelensky alla Rai, ma non quando parla il regime di Putin a Mediaset.