
(Foto di Ansa)
Gorodskij Kair
Cairo il sofista. Non è libertà, è questione della tenuta mentale e morale de La7
Se la stampa seria mondiale non propala bufale, la conclusione non è che la libertà è morta
Con il suo stile gentile e piano, che sarebbe sciocco negargli in quanto virtù di un editore, Urbano Cairo ha replicato alle critiche riguardanti il palinsesto de La7 e la gestione dei talk show, parlando qui ieri con Salvatore Merlo. Rispetto all’annaspamento confuso del vertice della Rai, alle prese con quel litigioso e inutile fossile di stato che è la commissione di Vigilanza, roba da Nord Corea, Gorodskij Kair, che è Urbano Cairo secondo la libera trascrizione da un ideale alfabeto cirillico per un sistema che non lo mette in stampa, si è messo addirittura un passo avanti. Non è un satrapo, dice, e in effetti non emette circolari su chi debba essere ospite nei talk show, non dispone imperiosamente e censorialmente dell’autonomia deontologica dei suoi giornalisti e conduttori. Pensa che l’Ucraina è vittima di un’ignobile aggressione, punto, almeno per quel che riguarda il suo orientamento personale, ma non vuole mettere il bavaglio ai suoi. Ineccepibile, in apparenza.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.