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La terza via sul 5G

Redazione

Francesi e altri non bandiscono Huawei ma alzano barriere di sicurezza. E l’Italia?

Il Parlamento francese ha cominciato ieri il dibattito su una nuova legge volta a garantire la sicurezza delle nuove reti 5G. Attorno al 5G, si sa, c’è una discussione accesa che intreccia tecnologia, sicurezza nazionale e geopolitica. Gli Stati Uniti chiedono agli alleati europei di escludere l’azienda cinese Huawei dalle forniture per le infrastrutture di rete, sostenendo che sia troppo vicina al governo del Partito comunista per poter essere considerata affidabile. Finora Washington ha convinto Australia, Giappone e Nuova Zelanda a bandire Huawei.

 

Gli europei, tuttavia, stanno cercando una via alternativa. La proposta di legge francese, per esempio, è stata definita in questo modo da Bloomberg: “Rende difficile, ma non impossibile, [l’accesso] a Huawei”. Significa: i legislatori francesi non bandiscono nessun fornitore dalle aste, ma vogliono imporre una serie di regole stringenti e durissime per garantire la piena sicurezza dei sistemi di comunicazione nazionali. Secondo gli esperti, la proposta di legge vuole imporre dei test di sicurezza così accurati che in alcuni casi potrebbero equivalere per le aziende a rivelare i propri segreti industriali. “Non siamo naïf”, ha detto Thomas Gassilloud, deputato della République en marche! e membro della commissione Difesa.

 

Inglesi e tedeschi stanno utilizzando un approccio simile. Il mese scorso Berlino ha avviato le procedure per la vendita delle frequenze del 5G senza escludere Huawei, ma intensificando i controlli di sicurezza. Londra lavora da tempo a nuovi standard di cybersecurity delle reti. La tecnologia 5G è così complessa e sarà così strategica che non c’è la certezza assoluta che alla fine qualche fornitore malintenzionato possa approfittarsene. Ma intanto gli europei tentano una terza via, tra la durezza americana e il lassismo completo di alcuni stati che potrebbero costituire l’anello debole della catena della sicurezza, come l’Italia.

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