preghiera Mi dispiace, ma Dostoevskij proprio no Non perché russo e certamente non perché cristiano, ma perché prolisso. Per scrutare più rapidamente lo spirito russo, meglio Eduard Limonov: "Zona industriale" ha solo 230 pagine e ragazze più belle 15 MAR 2022
piccola posta Bastano venti righe di Dostoevskij per desiderare di scrivere un altro libro Andiamo ringraziati per non aver ceduto alla tentazione, e intitolare magari il nostro manoscritto "Io e D.". Paolo Nori invece va ringraziato per averlo scritto, basta leggerlo 02 MAR 2022
il festival della mente di Sarzana Perché i romanzi russi provocano ancora estenuanti emorragie spirituali? Paolo Nori sulle origini della letteratura russa: Puškin in età adulta continuava ad ascoltare la balia raccontargli le fiabe popolari, e lui prendeva nota della sua lingua viva. Fino al pazzo Fëdor voleva sempre di più conformarsi a Gesù Alberto Fraccacreta 06 SET 2021
preghiera "Dostoevskji pretende il nostro sangue". Infatti non intendo leggerlo Cosa ci troveranno mai nei libri di quel vampiro logorroico? Preferisco le persone gentili e gli autori che non si ripetono 24 APR 2021
piccola posta Leggere il Dostoevskij di Nori mentre si confonde il giorno con la notte Volevo scrivere dell'Idiota e del Grande Inquisitore, ma non l'ho fatto. Mi è servito da alibi sapere che stava per finire di farlo lo scrittore parmigiano, che è più bravo e legge i russi in russo 13 APR 2021
Preghiera Paolo Nori può permettersi perfino di scrivere un giallo (un po' porno) L’amante della letteratura può godersi lingua e sintassi sovrane di “Che dispiacere”, condite dall’impagabile scetticismo dell’autarca emiliano 20 AGO 2020
Il lungo viaggio di Paolo Nori nella letteratura russa "I Russi sono matti" racconta il grato stupore di chi vede il mondo per la prima volta 14 SET 2019
Qualche birretta in Russia Da solo sulla mia due cavalli, dall’Emilia a San Pietroburgo passando per Mosca. Un viaggio folle per scoprire la passione per la scrittura e diventare quello che sono oggi Paolo Nori 01 SET 2019
Gli scrittori italiani di una volta non sapevano scrivere Nel suo nuovo libro, Paolo Nori confronta una poesia di Puskin con una coeva di Manzoni: il russo scriveva come parlava e l'italiano come se stesse dettando una lapide 11 SET 2018