Le parole del giudice Morosini contro il governo diventano un caso al Csm. Interviene Orlando Il ministro della Giustizia ha chiesto chiarimenti all’organo di autogoverno dei magistrati sul consigliere Morosini, che al Foglio aveva parlato di “deriva autoritaria” per la riforma costituzionale. Critiche al giudice da Legnini (Csm) e Canzio (Cassazione). Redazione
Perché sulla Costituzione bisogna fermare Renzi. La linea ufficiale di Magistratura democratica sul referendum Ben prima delle dichiarazioni fatte oggi al Foglio dal consigliere del Csm Morosini, la sua corrente togata di appartenenza, Magistratura democratica, definiva "autoritaria" la riforma costituzionale voluta dal premier, aderendo pubblicamente al comitato per il No. Redazione
Compagno magistrato Da Mani pulite alla lunga guerra contro il Cav. Cinquantadue anni di militanza a fianco della sinistra. Grande inchiesta sul marxismo giudiziario di Magistratura Democratica. Annalisa Chirico
Sarà il referendum Boschi il vero campo su cui si scontreranno pm e Renzi Quel cocktail micidiale, chiamato circo mediatico-giudiziario, ci viene gentilmente offerto ogni mattina sulle pagine dei giornali e promette di essere solo un piccolo e minimo antipasto rispetto a quello che potrebbe accadere alla vigilia di un altro referendum che metterà davvero in discussione la vita del governo Renzi.
Usare la giustizia come lotta di classe. Risposta a Magistratura democratica L’utilizzo della giustizia come lotta di classe, caro presidente, è una delle caratteristiche della degenerazione delle correnti della magistratura e della trasformazione delle stesse correnti da luoghi di elaborazione culturale a, uso ai sensi dell’art. 8 Legge 47/1948 le parole del vostro amico Piero Tony, “ottusi centri di potere che fanno più danni della grandine”.
Chissà che direbbe Montesquieu vedendo l’ultima genialità di Md Md è una “componente del movimento di classe”, che nasce per dare vita a una “giurisprudenza alternativa che consiste nell’applicare fino alle loro estreme conseguenze i principi eversivi dell’apparato normativo borghese” attraverso “l’interpretazione evolutiva del diritto”. Ovviamente in nome della separazione dei poteri.