Questo articolo diventerà virale? Chiedilo a chi non legge i giornali Un team di neuroscienziati è riuscito a prevedere il successo di un contenuto online osservando l’attività cerebrale di un piccolo gruppo di persone. Il migliore nell'indovinare è chi non legge regolarmente le news Daniele Pirozzi 05 SET 2018
Nel paese dei giornali non si legge più. E’ un disastro per la sinistra In Giappone il 47,4 per cento dei ventenni maschi e il 52,1 per cento delle ventenni femmine non legge mai un quotidiano Giulia Pompili 30 GIU 2018
Che canaglia, la tecnologia Dalla deperibilità dell’hardware all’invadenza dell’algoritmo. Fino ai social che generano mostri Gery Palazzotto 04 GIU 2018
Il ravvedimento operoso dell’informazione Dare la colpa del disastro al popolo per come ha votato non ha logica. Il mea culpa lo devono fare i grandi giornali che per vent’anni hanno lisciato la bestia. Il ruolo della stampa riformista indicato da Sergio Fabbrini e le parole vere di Paolo Mieli Maurizio Crippa 25 APR 2018
Il problema delle fake news non è Trump, Facebook o i robot. Sei tu Gli studi più recenti dicono che la facile diffusione delle bufale non è colpa di presunti "agenti esterni" ma del processo mentale che spinge gli utenti a fare clic sui social network Alberto Brambilla 15 MAR 2018
Cortina fumogena sul nulla Nel rapporto tra giustizia e informazione, il dibattimento sembra sempre più irrilevante. Anche per il processo sulla trattativa Massimo Bordin 03 MAR 2018
In Italia, il sistema dell'informazione è abominevole Il caso dei professori di diritto arrestati disvela la crisi dei media italiani Pietrangelo Buttafuoco 27 SET 2017
Siamo arrivati al "Facebook quotidiano" (ma non è la fine dei giornali) Secondo uno studio del Pew Research Center continua ad aumentare il numero di persone, soprattutto over 50, che si informano sui social. Ma ai social continuano a servire gli editori Antonio Grizzuti 12 SET 2017
Il “caos” vaccinazioni che esiste soltanto in Tv Ogni regione sta procedendo, sui siti ufficiali e alle Asl le regole sono fissate. La confusione non è delle famiglie ma degli addetti all’informazione Maurizio Crippa 01 SET 2017