Valeria Fedeli, ministro dell'Istruzione (foto LaPresse)

Il “caos” vaccinazioni che esiste soltanto in Tv

Maurizio Crippa

Ogni regione sta procedendo, sui siti ufficiali e alle Asl le regole sono fissate. La confusione non è delle famiglie ma degli addetti all’informazione

Quando si parla di vaccini l’Italia entra inesorabilmente nella bolla delle fake news, dev’essere un destino. Ieri a Tg3 c’era una giovane e brava collega (sempre brave per definizione le giovani colleghe, per carità). Aveva in studio la ministra Valeria Fedeli. Molto assertiva e padrona del mezzo, la collega. Solo che insisteva, un tantino allarmista, su un punto. Non una fake news, proprio una cazzata: sulle vaccinazioni obbligatorie per andare a scuola le regioni “procedono in ordine sparso” e questo crea caos nelle famiglie. Caos? Ogni regione sta procedendo, sui siti ufficiali e alle Asl le regole sono fissate, se poi il Veneto fa diverso della Toscana, per una famiglia veneta o una toscana non si genera nessun caos: il “caos” pertiene soltanto alla bolla cognitiva degli addetti all’informazione. Tanto che la ministra, con la sua magnifica cofana rossa, guardava basita e rispondeva a tono. E, per una volta, riusciva a trasmettere un’idea di competenza e autorevolezza. Poi però, poiché sempre della ministra Fedeli parliamo, se n’è uscita con l’affermazione che se la regione Lombardia concede una proroga per mettersi in regola con le vaccinazioni, cosa che la Lombardia ha annunciato di voler fare, sarà “fuorilegge”. L’assessore lombardo Gallera ha replicato spiegando per filo e per segno come stanno le cose: ed è tutto chiaro. Compreso che il “caos” non esiste, se spegnete la tv.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"