La repubblica degli ayatollah giudiziari L’incubo del governo Davigo è l’idea che la democrazia rappresentativa possa trasformarsi in una democrazia dove le patenti morali vengono stabilite dalla magistratura 06 OTT 2017
Così l'impeccabile brocardo di Ilaria D'Amico ci libera dall’eterno Davigo “Meglio un corrotto che lo stato rotto”, ha detto la giornalista. D'altra parte la corruzione è un fenomeno universale e in quanto tale bisogna conviverci. Esiste da sempre, esisterà sempre, basta leggere gli epigrammi di Marziale 05 OTT 2017
L'incubo del governo Davigo Cosa succede quando la repubblica giudiziaria si salda con un pezzo di paese che non si ribella alla dittatura delle procure? La dottrina dell’ex presidente dell’Anm è l’intersezione perfetta dei populismi con ambizioni di governo (altro che Di Maio) 05 OTT 2017
Bordata dal Csm contro Davigo I giudizi morali del pm e i danni di immagine per l’ordine giudiziario. Parla Galoppi Annalisa Chirico 05 OTT 2017
Perché non si può fare dell'Antimafia un'icona intangibile La polemica sul “garantismo a intermittenza” del Mattino e il rischio di una preoccupante e un po’ plumbea acriticità Massimo Bordin 05 OTT 2017
L'Orlando furioso contro la proprietà privata “Il ministro ha pronunciato un’eresia giuridica”. Dal codice antimafia alla proliferazione di norme inutili. Parla Nordio Annalisa Chirico 03 OTT 2017
La dittatura del sospetto La confisca di prevenzione è uno strumento utile, che esiste già. Perciò non ha senso l’estensione prevista dal “codice antimafia”. Si rischia di farne il cattivo uso fatto con i “pentiti” Alfredo Mantovano 03 OTT 2017
Woodcock archiviato? Ovvio: il circo mediatico è perfettamente legale La vittoria della cultura del sospetto è una delle grandi ferite di questa legislatura. Il codice anti mafia è il trionfo della repubblica giudiziaria 03 OTT 2017
Ultima considerazione sulla sentenza Del Turco Ormai nella informazione giudiziaria vige un criterio sintetizzabile nella formula della “irrilevanza del dibattimento” Massimo Bordin 29 SET 2017
Raggi e Grillo festeggiano la richiesta di rinvio a giudizio. Per falso Chiesto il processo per il caso Marra sul cosiddetto “pacchetto nomine”. Archiviazione invece per l'abuso d'ufficio nel caso Romeo. Ennesima prova del doppiopesismo grillino sulle questioni giudiziarie Enrico Cicchetti 28 SET 2017