L'attaccante del Cagliari Zito Luvumbo contro la Salernitana (foto LaPresse)

Olive #9

Il calcio divertimento di Zito Luvumbu

Giovanni Battistuzzi

L'attaccante del Cagliari ha iniziato anche a segnare. Grazie anche all'allenatore dei sardi Claudio Raineri che è riuscito a convincerlo a tirare in porta

A Cagliari Zito Luvumbo si diverte molto. Quando gioca nonostante i risultati non pienamente soddisfacenti di questo inizio stagione, negli allenamenti, lontano dai campi. Anche a Como, stagione 2021-2022, accadde lo stesso. Allora però il divertimento era soprattutto extracalcistico. Fu anche per questo che l’allenatore Giacomo Gattuso decise di non puntare su di lui nonostante “Zito ha un talento enorme, deve capire però che il calcio professionistico è anche, soprattutto, un lavoro”, disse. Giacomo Gattuso stravedeva per Zito Luvumbo, ci dice chi ha lavorato a lungo vicino all’allenatore lariano, “lo avrebbe fatto giocare sempre, ma sapeva che doveva essere inflessibile con lui a qualsiasi costo per fargli capire che nel calcio l’importante è la professionalità”. Da agosto a gennaio scese in campo per tre volte e per centonove minuti complessivi, poi ritornò in Sardegna. Nell’agosto del 2022, Giacomo Gattuso, dopo che il suo Como pareggiò 1-1 al Giuseppe Sinigaglia contro il Cagliari commentò: “L’anno scorso ha fatto vedere a tratti di poter essere un giocatore importante, ma ha avuto qualche problema. Ora è in forma, sta facendo grandi cose”.

In Sardegna, a differenza della parentesi al Como, sembra che il divertimento extracalcistico, sia in linea con quello calcistico. L’allenatore Claudio Ranieri l’ha sempre schierato dal primo minuto (a eccezione della partita con la Fiorentina), lui ha risposto con tre gol.

Tre gol in otto partite, l’ultimo quello che ha portato in vantaggio il Cagliari contro la Salernitana (poi finita sul 2-2).

   

L'attaccante del Cagliari Zito Luvumbo esulta dopo aver segnato al Milan in campionato (foto LaPresse)
       

Aveva segnato tre gol anche in Serie B nella scorsa stagione, ma in trentasei partite (poi due in cinque ai playoff). Non è mai stato uno da tanti gol Zito Luvumbo. E non è mai stato uno da tanti gol perché non c’ha nemmeno mai provato a esserlo. L’anno scorso l’angolano tirava in porta in media 1,7 volte ogni novanta minuti, quest’anno 2,3 volte. Claudio Raineri a maggio aveva detto che Luvumbo “ha tantissimi margini per migliorare, deve tirare più in porta ed essere sicuro di sé. Facendo gol aumenta il suo ingaggio, gli ho detto che più gol fa e più soldi porta a casa”. Già nei mesi precedenti aveva sottolineato questo, ma nulla era cambiato nell’atteggiamento dell’attaccante. Forse il riferimento ai maggiori guadagni è riuscito a convincere davvero Zito Luvumbo.

Tira di più Zito Luvumbo, per il resto fa quello che ha sempre fatto, ossia giocate di raffinata abilità calcistica, corse sulla fascia, dribbling che hanno la capacità di non far capire nulla agli avversari, passaggi non banali, di chi insomma sa benissimo come funziona il calcio e che è sport corale e non individuale soltanto.

Non stupisce tutto ciò. Probabilmente ora sarebbe altrove, nel Regno Unito, se non avesse avuto problemi con il permesso di soggiorno. Se la burocrazia italiana è complicata, quella britannica non lo è da meno. Il Manchester United l’aveva già acquistato per l’Academy, quando l’ufficio preposto al rilascio del nulla osta per l’ingresso nel paese bloccò tutto. E pure il West Ham, poche settimane avrebbe fatto lo stesso: pure in quel caso non se ne fece nulla. Fu così che il ragazzo, all’epoca diciottenne, si ritrovò a Cagliari. Era l'11 settembre 2020. Pochi giorni dopo, i sardi scoprirono che pure Paris Saint-Germain, Borussia Dortmund e RB Lipsia avevano chiesto informazioni al Primeiro de Agosto, la squadra angolana per cui giocava, ma che al contrario dei rossoblù non avevano avanzato un’offerta. E il Primeiro de Agosto aveva fretta di chiudere il bilancio.

Zito Luvumbo dice che Claudio Ranieri per lui è “come un secondo padre”, che “a Cagliari sta bene e si diverte molto”, e che il suo sogno è quello di “giocare in Champions League, magari con il Cagliari un giorno, portare l’Angola in Coppa d’Africa e poi al Mondiale”.

Per la Champions ci sarà tempo, riuscisse a Cagliari sarebbe un evento. Per la Coppa d’Africa l’appuntamento è per il gennaio 2024, dovrebbe essere convocato. Per il Mondiale la strada è più lunga.

Intanto, sogni di Champions a parte, i tifosi del Cagliari sanno che una parte della possibilità di salvarsi quest’anno passa per i piedi di Zito Luvumbu, dalle sue giocate spettacolari, dai suoi scatti. E dai suoi gol. Claudio Raineri gli sta spiegando come fare, lui sta cercando di accontentarlo. Divertendosi come sempre. Dentro e fuori dal campo.

   


   

Anche quest'anno c'è Olive, la rubrica di Giovanni Battistuzzi sui (non per forza) protagonisti della Serie A. Piccoli ritratti, non denocciolati, da leggere all'aperitivo. La prima giornata è stato il momento di Jens Cajuste (Napoli). Il secondo appuntamento è stato dedicato a Luis Alberto (Lazio); nella terza giornata vi ha tenuto compagnia Ruggiero Montenegro con Federico Chiesa (Juventus); nella quarta è stato il turno di Andrea Colpani (Monza); nella quinta di Romelu Lukaku (Roma); nella sesta è sceso in campo Yacine Adli (Milan); la settima puntata è stato il momento di Albert Gudmundsson (Genoa); nell'ottava di Giacomo Bonaventura (Fiorentina).

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