Tre passi da fare per un ritorno graduale alla nuova normalità
Considereremo normali alcune delle misure che fanno parte di questa stagione di clausura. Adegueremo i cambiamenti alle fasce d’età. Assisteremo a una rivoluzione nel mondo del lavoro. Senza fretta, ma non facciamoci trovare impreparati
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Non si può bloccare il paese per mesi. Serve subito una fase due
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Le trasformazioni sul lavoro che resteranno quando il virus andrà via
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Il popolo degli ultimi che il virus ha già spazzato via
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Più che a una guerra questi giorni malinconici assomigliano a un gigantesco limbo
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La mancanza che stiamo vivendo
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Il vaccino per l'economia
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Le tecnologie anti coronavirus in ritardo
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Come il contagio cambierà i trasporti
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Non sarà una pandemia statalista a salvare l'Italia dalla pandemia economica e sanitaria
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Un chip che mette in conflitto sicurezza e libertà
Una serie di professori proveniente da diverse università italiane sabato scorso ha firmato un appello per chiedere alla classe dirigente italiana non di rivedere urgentemente il lockdown ma di prepararsi urgentemente a ragionare su quella che sarà una fase importante della nostra vita: il passaggio tra la fine dell’emergenza e il ritorno alla normalità.
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- Claudio Cerasa Direttore
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.