Come il contagio cambierà i trasporti
Metro, autobus, treni e il rischio che corrono le infrastrutture
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Non si può bloccare il paese per mesi. Serve subito una fase due
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Finale di civiltà
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Il vaccino per l'economia
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Il piano danese che non c'è per riaprire dopo Pasqua
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Circa centomila famiglie romane senza reddito causa Covid
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Posti vuoti, prezzi alti
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Non bastava il Covid, sta per scoppiare l'Atac
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La metro C di Roma è ancora ferma. Il consorzio disperato: “Commissariate la Raggi”
Roma. “Milano con la sua metro vuota non posso vederla e non voglio vederla”. Neppure Pierluigi Coppola, docente di Trasporti al Politecnico, riesce a immaginarsi la città senza sottosuolo, il tunnel come ricchezza. E’ vero che bisogna adesso pensare a come uscire dall’emergenza sanitaria, ma solo ragionando sui trasporti si potrà scongiurare il prossimo contagio. Il sindaco, Giuseppe Sala, ha già annunciato che il futuro non potrà che essere a distanza necessaria e più lento. Al contrario di come pensano gli stolti della decrescita quelli del “mai in Lombardia l’aria è stata più pulita”, quando ci sarà la ripartenza (graduale), il rischio è il ritorno all’automobile come destino, l’abitacolo come camera immune.
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