Perché il virus ci sembra meno potente
Molti fattori di attenuazione potrebbero illuderci su uno scampato pericolo
-
La app e i segreti della Pisano
-
E' un virus anche la cultura del rischio “0”
-
No: non c'è da vergognarsi degli italiani
-
I giganti in ginocchio
-
Andiamo a lavorar. Che cosa ci dicono i dati della Fase 2 su imprese e lavoratori
-
La danza attorno a Conte
-
Guardare la città ideale e chiedersi se anche lì si fosse al dopo o al prima di qualcosa
-
Siamo rimasti a casa ma abbiamo conosciuto delle belle persone
-
In Spagna ci pensano due volte prima di riaprire: la politica della cautela
-
Se cadono i giganti
-
Abolire i voti a scuola è una totale follia
-
La seconda ondata di Covid-19 arriva in Iran e Israele (con il caldo)
Gli esperti dicono che non c’è ancora alcuna prova che il virus sia mutato e sia ora più debole di quanto fosse tre mesi fa. Ci sono alcuni fattori che possono spiegare perché ci sembra più debole (occhio al verbo: il virus non è meno pericoloso, ci sembra meno pericoloso). Un fattore è che non siamo ancora tornati alla vita normale, anche se in confronto ai giorni del lockdown questi ultimi giorni di maggio sono una pacchia. E invece: niente scuole, niente concerti, niente stadi e le palestre hanno riaperto soltanto ieri. Nei negozi si entra soltanto con la mascherina. Il virus sembra meno contagioso perché noi non siamo più quelli di prima.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE