(foto LaPresse)

tra casa e lavoro

Lacerenza, candidato in Basilicata a sua insaputa. "Non ho sentito Conte né Schlein"

"Con Chiorazzo ci siamo visti oggi la prima volta", dice il primario, neofita della politica, che assicura di non aver fatto assolutamente nulla per la sua candidatura. Bardi attacca: "Scelta che arriva da Roma, un regolamento di conti a sinistra sulla pelle dei lucani"

E' il candidato oltre i veti incrocati, capace di mettere d'accordo Schlein e Conte ma anche di far arrabbiare (una volta di più) Calenda. Tutto (quasi) a sua insaputa. O almeno così la racconta lui, Domenico Lacerenza, il primario su cui punteranno Pd, M5s, Avs e +Europa in Basilicata. 

"Con Chiorazzo ci siamo visti oggi la prima volta", dice all'edizione barese di Repubblica. E i due principali leader progressisti li conosce? “Non ho mai avuto l’onore. Se hanno avuto buone informazioni su di me è perché sono un pragmatico", aggiunge il dottore che di essere il prescelto per provare a battere Vito Bardi nelle urne "l'ha saputo ieri pomeriggio, poche ore prima che la notizia diventasse di dominio pubblico”. Più precisamente intorno alle ore 15, poi "mentre uscivo dall’ospedale, come faccio tutti i giorni, dopo aver fatto otto interventi chirurgici di alta specialità, mi è arrivata la telefonata. Posso puntualizzare che io non ho fatto niente”.

 

L'unico nesso con la politica, dice, sono le amicizie, "in particolare con Vito De Filippo, l’ex presidente della Regione. Forse sarà stato lui una delle figure che avrà spinto, penso". E forse c'è da credergli, se è vero come dice che "no, non ho neanche hobby". Solo il lavoro e pochissimo altro tempo libero.

Non è un caso quindi che la sanità sarà la sua priorità in questa campagna elettorale (oltre al "dramma dei giovani costretti a partire"). In regione è noto, dicono, per la sua competenza e per i risultati ottenuti. Ha esperienze anche a livello dirigenziale. Un bagaglio che proverà a mettere in campo in territorio che, a differenza dell'Abruzzo, sembra essere più alla portata del centrosinistra. Nel 2022, alle politiche, i partiti che lo sosterranno hanno ottenuto in totale più del 46 per cento dei voti, il centrodestra si era fermato invece intorno al 38. Mentre nel 2019, alle ultime regionali Bardi aveva vinto comodamente con il 42 per cento, con Pd e M5s divisi.

Questa mattina, intanto sono arrivate anche le parole dello stesso Bardi: "I migliori auguri al dottor Lacerenza", ha detto il governatore, lanciando una stoccata ai partiti di opposizione: "Una scelta che arriva nel chiuso delle stanze romane e sembra un regolamento di conti interno ai partiti nazionali di sinistra sulla pelle dei lucani".

 

 

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