(foto LaPresse)

dal nostro inviato

Meloni scende in campo: "E' arrivato il momento di cambiare l'Europa"

Luca Roberto

La premier alla convention di Fratelli d'Italia a Pescara annuncia la candidatura alle europee: "Sono un soldato e sono pronta a schierarmi in prima linea. Sarò sempre fiera di essere una del popolo". E su Salvini scherza: "Ha preferito il ponte a noi"

Pescara, dal nostro inviato. Parte scherzando su Matteo Salvini, che "ha preferito il ponte a noi". Poi elenca le ragioni per cui "possiamo cambiare l'Europa, abbiamo già cominciato a farlo". A Pescara la lunga attesa di Giorgia Meloni finisce alle 12 e 10 di mattino. La premier sale sul palco, in mezzo allo sventolare dei tricolori e delle bandiere di Fratelli d'Italia, per dire: mi candido. "Ho deciso di scendere in campo. Tutti devono fare la propria parte e io farò la mia. Mi sono sempre considerata un soldato e i soldati non esitano a schierarsi in prima linea". Correrà in tutte le circoscrizioni. "Vorrei che sulla scheda elettorale scriveste solo Giorgia: sarò sempre fiera di essere una persona del popolo", dice alla conclusione del suo intervento.

Eppure l'annuncio in realtà l'aveva preso alla larga: "Alle europee del 2014 non raggiungemmo il quorum per un soffio. Fu una grande delusione. Cinque anni dopo prendemmo il 6,4. In tre anni siamo saliti fino al 26,6. La nostra non è stata fortuna, è stata ostinazione. Ma quello che ci siamo guadagnati non è un dato acquisito per sempre. Dobbiamo continuare a meritarcelo", avverte i suoi. Ringraziando la platea festante perché "rivedo uno spirito militante". 

Soffre di nuovo del problema degli otoliti. E infatti, a un certo punto, beve un sorso d'acqua e confessa: "Sto facendo del mio meglio, ma sto come se fossi sull'ottovolante". Il discorso di oltre un'ora, pronunciato davanti a un parterre di ministri, sottosegretari, presidenti di regione, verte soprattutto sui risultati del governo, dal bilancio all'immigrazione fino alla collocazione internazionale: "Dall'insediamento del nostro governo lo spread è sceso di oltre 100 punti base, la Borsa fa registrare numeri record, il debito sta tornando nelle mani degli italiani grazie ai Btp, in questi mesi gli occupati sono cresciuti di più di mezzo milione", dice Meloni a proposito dell'economia. "Questo non vuol dire che va tutto bene, ma vuol dire che l'Italia è tornata consapevole della sua forza. Anche gli osservatori piu' severi sono costretti a prendere atto della solidità della nostra economia, della serietà con la quale il governo sta gestendo i conti pubblici". 

Ma è sull'immigrazione che Meloni dice di "rivolgere la nostra solidarietà al premier socialista albanese Edi Rama. Quando abbiamo stretto l'accordo con lui la sinistra ha proposto di cacciarlo dai socialisti europei invece di ringraziarlo per aver agito in nome della solidarietà europea, lo hanno linciato. Addirittura Tele-meloni, ce l'avete presente no Tele-Meloni? Ha confezionato un servizio sull'Albania in cui si dipingeva come un narcostato".

Sempre a proposito dell'immigrazione, Meloni ha tirato in causa direttamente Elly Schlein: "Ci dicano se vogliono stare con noi dalla parte della legalità e dalla parte di chi combatte i nuovi schiavisti, o se vogliono stare dalla parte dell'immigrazione illegale di massa che fa la fortuna di quelle reti criminali. Lo chiedo in particolare alla segretaria del Pd, Elly Schlein: serve su questo una parola chiara".

Mentre è sulla guerra contro "l'imperialismo neosovietico della Russia" che Meloni ha rivolto un attacco a Giuseppe Conte: "Siamo capaci di prendere decisioni anche impopolari come il sostegno all'Ucraina, lo facciamo perché vogliamo la pace. Ma la pace si costruisce con la deterrenza e non con le bandierine in piazza o con il cinismo di chi scrive nel simbolo la parola pace".

Chiude il comizio dopo più di ora sulle note di "A mano a mano" cantata da Rino Gaetano. I tricolori e le bandiere di partito tornano a sventolare. 

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  • Luca Roberto
  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.