Giuseppe Conte, Elly Schlein e Roberto Speranza alla presentazione di "Perché guariremo" - foto Ansa

editoriali

È nato il campo largo sanitario

Redazione

I buchi della narrazione legata alla spesa sanitaria in rapporto al Pil raccontata da Roberto Speranza e le alleanze tra Schlein e Conte

La presentazione del libro “Perché guariremo” dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza, a cui hanno partecipato Elly Schlein e Giuseppe Conte, dimostra che la sanità è uno degli argomenti principali che può unire le opposizioni contro Giorgia  Meloni. La narrazione, che viene portata avanti da tempo sia dal Ps sia dal M5s, è perfetta: questo governo di destra taglia la spesa sanitaria, mentre quando c’eravamo noi l’avevamo portata ben sopra il 7 per cento del pil. Il problema è, però, che si tratta di  una storia riscritta a proprio uso e consumo, molto lontana dalla realtà.
 

In primo luogo perché il superamento della spesa sanitaria sopra il 7 per cento nel 2020 è dovuto, nella quasi totalità, al crollo del pil del 9 per cento per effetto della pandemia e dei lockdown. C’è stato anche un aumento delle spese straordinarie per l’emergenza Covid (assistenza e vaccini, ad esempio). Ma entrambi i fattori, crollo del pil e spese straordinarie, sono contingenti e reversibili. Infatti le spese straordinarie sono finite, il pil è tornato ai livelli pre pandemia, e il rapporto è sceso automaticamente ben sotto il 7 per cento. In pratica, con i governi di centrosinistra e con Speranza ministro della Salute non c’è stato alcun aumento strutturale della spesa sanitaria.

E se adesso il governo Meloni ha difficoltà a rispondere alle richieste dei cittadini e delle regioni, con un incremento del Fondo sanitario di 3,5 miliardi che non è sufficiente a recuperare l’inflazione e le carenze strutturali, è anche perché restano da pagare le rate dei 100 miliardi che Conte e il Pd hanno decise di spendere per il Superbonus anziché per gli ospedali. Questa scelte sbagliate le denuncia un altro leader dell’opposizione, Carlo Calenda, uno che da anni ha come priorità della sua proposta il potenziamento del Sistema sanitario nazionale. E che non a caso non è stato invitato alla presentazione del libro di Speranza: avrebbe rovinato la narrazione.