La separazione

Il Gabibbo Giambruno, finisce nella cantina Mediaset: I vertici: "Deve farsi dimenticare"

Carmelo Caruso

Si autosospende dalla conduzione. A Cologno: "Licenziarlo è difficile". Le promozioni ottenute, la protezione di Crippa e il "favore" di Ricci alla premier

La transumanza ora la fa lui: Giorgia Meloni lo ha cacciato di casa, Mediaset lo sta per mettere al posto del Gabibbo. E’ lo scaricato blu Estoril, Andrea Giambruno, il richiedente asilo. Si è autosospeso per non essere sospeso.  La premier gli ha tolto il permesso di soggiorno, lo ha scollegato dalla sua vita, “la nostra storia finisce qui”,  con un post  social, mentre Mediaset lo ha  sostituito  con Luigi Galluzzo. Alla domanda del direttore del Foglio, Claudio Cerasa, ospite a “Diario del Giorno”, “perdonateci, ma Giambruno, è stato sospeso, licenziato, rimosso?”, l’imbarazzato Galluzzo balbettava: “La prossima settimana vedremo”. In azienda dicono “che Giambruno deve farsi dimenticare. Licenziarlo è difficile”. Si temono altre sudicerie, altri  “qui si scopa”. Per dirla alla Giambruno: se fai lo sporcaccione finisci nel Cpr di Rete 4.


E’ tornato dunque un giornalista ordinario, uno che, grazie alla ex compagna presidente del Consiglio, si è scoperto intoccabile ma mai quanto  Antonio Ricci, l’Aga Khan di Mediaset. Ricci lavora infatti in un tendone da circo che si è fatto costruire appositamente, all’interno di Cologno, per marcare la sua distanza dall’azienda. Chiunque lavori a Mediaset ha imparato a memoria questo comandamento: “Dio si può distrarre ma Striscia la Notizia no”. Prima della caduta, Giambruno è stato coccolato, elevato alla conduzione, promosso a caposervizio dai vertici, gli stessi che ieri, di mattina, dopo il post di Meloni,  lo hanno chiamato e chiesto: “Cosa vuoi fare?”, e lui: “Oggi non vado in onda. Mi prendo una settimana”. Dall’altra parte: “Qualunque cosa tu faccia sarebbe un errore. Non rispondere sarebbe sbagliato, rispondere, pure. Non fare nulla”. Ha ricevuto un aumento di stipendio, il grado, le lodi pubbliche di Pier Silvio Berlusconi e veramente Mediaset credeva “che fosse un volto” o almeno Mediaset lo ha lasciato credere. Era conveniente. Faceva del resto più ascolti di Nunzia De Girolamo. E però, prima ancora che lo pizzicasse Ricci, lo avevano già pizzicato al Salotto 42, a Roma, a piazza di Pietra, sempre a fare lo zozzorellone blu Estoril, sulle note di Eric Clapton “If you want hang out, you’ve gotta take her out, cocaine”.

La sola differenza è che a piazza di Pietra è di stanza il sottosegretario Alfredo Mantovano e Valerio Staffelli non ci passa. Al Tg4 dicono che “Giambruno si spegnerà per consunzione”. Dimenticato. Il suo Cpr, il Centro di permanenza temporanea, sarebbe la “line”, ma licenziarlo, no, anche perché  “licenziare un giornalista è quasi impossibile”. A Mediaset adesso parlano di codice etico e si studiano  le carte deontologiche in attesa di un nuovo nastro, magari “a tre”. Ora che è precipitato i colleghi gli danno del fessacchiotto. Si dice, ma non ci sono prove che la premier sia stata informata dei due fuorionda, ma non del contenuto, e che abbia risposto: “Mediaset faccia quello che deve fare”. Pier Silvio Berlusconi non avrebbe neppure provato a chiamare Ricci. Marina Berlusconi, di sera, legge gli Oscar Mondadori e le lettere di Italo Calvino a Chichita. Giambruno è fortunato a lavorare, ancora, in una televisione libertina che oggi si gode perfino il “c’eravamo tanto amati” della premier. Per loro “è sempre basta che se ne parli, anche se male”. Pubblicità. Ricci ieri dichiarava: “La premier mi ringrazierà, le ho fatto un favore”. E’ una frase che squaderna fantasie. Favore? I dirigenti di Mediaset spiegavano: “I fuorionda sono la prova che siamo una televisione libera e che Ricci è Ricci”. Il papà di Striscia, avrebbe una centrale dove monitora tutti gli audio in bassa frequenza. L’audio sarebbe uscito dagli studi del Palatino che sono stati già “commissariati” da Andrea Delogu, il vice di Mauro Crippa, il direttore dell’informazione Mediaset. E’ lui, Crippa, il vero Talleyrand della destra, da trent’anni. Ha gestito con abilità Giambruno facendogli credere di essere il nuovo David Sassoli. Uno, Giambruno, faceva il pavone, l’altro, Crippa, marciava su Roma, sui parlamentari di Lega, Forza Italia, e FdI, come ha sempre fatto. Esiste solo una trinità a Mediaset: Confalonieri-Crippa-Gina Nieri. La lista dei deputati che vanno ospiti a Mediaset è vistata da Crippa  e la gestisce Emanuela Fiorentino, vicedirettore di Videonews. Ci sono parlamentari cancellati perché “vuolsi così colà dove si puote”. Anche nel Paradiso, a Mediaset, c’è un Cpr. Il governo Meloni ha già aumentato a 18 mesi il periodo di trattenimento. Sbranato dal lupo Ricci, Giambruno viene rinchiuso nel Cpr di Crippa dove c’è lavoro per tutti. Potrebbe davvero finire così: vestito da Gabibbo sotto la frusta delle Veline.

Di più su questi argomenti:
  • Carmelo Caruso
  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio