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nel bene e nel male

Meloni & Giambruno, l'amore vero è come il patriottismo vero

Camillo Langone

“My country, right or wrong”. Nella buona sorte sono capaci tutti i nichilisti di questo mondo. E nelle inevitabili difficoltà che si saggia la forza di un legame

Un conservatore ha una prepolitica propensione per lo status quo, non perché è convinto di vivere nel migliore dei mondi possibili ma perché chi lascia la strada vecchia per la nuova eccetera. Dunque non è contento quando una coppia si rompe, nemmeno se il legame non era sancito dal matrimonio. Un vero conservatore è per l’indissolubilità di quasi tutto: io non avrei mai voluto separarmi dalla lira, dalla Democrazia Cristiana, dall’Italia monoetnica, dai dischi di Battisti, dai giornali di carta… Io non avrei voluto che Giorgia Meloni lasciasse Andrea Giambruno, dopo il noto episodio, ma che finalmente si sposassero. Avrei voluto che lei non ascoltasse il consiglio di Fiorello, un consiglio da parrucchiera: “C’è il divorzio veloce”. Certo, il disimpegno sembra sempre la cosa più facile. E’ la porta più larga, la strada in discesa. Io invece sognavo che cogliessero l’occasione, che trasformassero un inciampo in un salto. “Nella buona e nella cattiva sorte” è il passaggio più bello della formula del matrimonio vero, quello cattolico. Nella buona sorte sono capaci tutti i nichilisti di questo mondo. L’amore si saggia nelle inevitabili difficoltà. L’amore vero è come il patriottismo vero: “My country, right or wrong”.

 

 Se Giambruno è sbagliato oggi era sbagliato pure ieri. Ma era sbagliato? Molte donne non vogliono capire che i figli si fanno soltanto con gli uomini attratti dalle donne. Se gli piaci, gli piacciono. E devi fartene una ragione, ancor più se ti ritieni una conservatrice ossia una persona realista. Spesso questi padri potenziali sono uomini dal testosterone esuberante, e ci sarebbe da stupirsi del contrario. Però molte donne non lo accettano, vittime di un condizionamento culturale che magari fosse romantico (il mito già platonico dell’anima gemella), per il solito è americano come scrisse perfettamente Geminello Alvi secondo cui nessuna cultura come quella statunitense “ha sperperato tanta quotidiana pubblicità, attraverso ogni genere di cinema, tv, canzonette, per drogare il matrimonio con la finzione del continuo innamoramento”.

Capisco che sul fattore testosterone un accordo sia possibile ma sul fattore loquacità sia molto più dura. E allora bisogna prendere a modello Margaret Thatcher che sposò un signore schivo, esercitante una professione lontana dai riflettori (si occupava di chimica) e che da vero conservatore detestava interviste e giornalisti. Vissero felici e contenti finché morte non li separò.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).