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Nordio sul caso Uss: "Il ministero ha rispettato la legge, non ha competenze su atti magistratura"

Il Guardasigilli è intervenuto in Aula a proposito della fuga dall'Italia dell'imprenditore russo, per cui ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di tre giudici della Corte D'Appello di Milano: "Stravagante pensare che avremmo potuto impugnare la decisione dei giudici"

Redazione

"La sequenza di critiche, insinuazioni, soggettive interpretazioni della legge e dilettanteschi commenti di sgrammaticatura giuridica, impongo una chiarificazione". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in apertura dell'informativa urgente alla Camera sulla vicenda della fuga del cittadino russo Artem Uss. "Sono ingiustificabili e non comprensibili vuoti di cognizione tecnica del diritto sostanziale e processuale: abbiamo ascoltato osservazioni stravaganti che il ministero avrebbe avuto il potere di impugnare le decisioni della magistratura, che il ministero avrebbe avuto un onore di controllo, che vi sia stato un difetto di informazione nei confronti dell'autorita' giudiziari", ha aggiunto Nordio.

"Il ministero della Giustizia non ha alcuna competenza e tantomeno oneri di controllo sull'esecuzione di un provvedimento giurisdizionale adottato da una Corte. L'ipotesi contraria confliggerebbe con il principio costituzionale della separazione dei poteri e con l'affermazione sacrosanta dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura". ha specificato sempre il ministro. In più il Guardasigilli ha detto: "E' stravagante che il ministero avrebbe potuto impugnare la decisione della magistratura. Non è mai accaduto che il ministro della Giustizia si sia intromesso per impugnare o chiedere la modifica di una pronuncia giurisdizionale". Ripercorrendo poi le tappe della vicenda.

"La procura generale con un motivatissimo e articolatissimo parere" chiedeva "il mantenimento della custodia cautelare in carcere". ha poi spiegato Nordio. Nello stesso parere veniva spiegato che "la concessione degli arresti domiciliari, anche con l'uso del braccialetto elettronico consentirebbe al signor Uss la fuga". 

"Non so se per beffa, ma dopo la fuga di Uss l'ambasciata russa ha rinunciato alla richiesta di estradizione", è stato l'ulteriore elemento emerso dall'informativa del ministro.

Cos'è il caso Uss

La storia è oramai nota. Accusato di reati come riciclaggio e violazione dell'embargo alla commercializzazione del petrolio venezuelano, per Uss erano stati spiccati diversi mandati d'arresto dagli Stati Uniti. Sbarcato in Italia, era stato arrestato a Malpensa a ottobre 2022, e posto, dopo un periodo in carcere, in custodia cautelare a Basiglio, comune dell'hinterland milanese.

Per la fuga di Uss la premier Meloni ha subito, intervenendo settimana al Copasir, scagionato il governo, parlando di responsabilità "di altri organi dello stato". Dopo aver inviato degli ispettori al tribunale di Milano, Nordio ha deciso di aprire un procedimento disciplinare nei confronti dei tre giudici della Corte d'Appello di Milano che si sono occupati del caso.

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