(Foto di Ansa) 

L'ex Democristiano

Da Draghi a Craxi: tutte le reazioni politiche alla morte di Ciriaco De Mita

Mariarosa Maioli

Il premier esprime cordoglio per l'ex segretario che "fino all'ultimo è stato impegnato nelle istituzioni locali". Di Maio: "Se ne va una grande personalità". Stefania Craxi, figlia di Bettino, ricorda i duelli tra l'ex Dc e il padre socialista

La sfera italiana politica ha voluto omaggiare l'ex segretario della Dc, Luigi Ciriaco de Mita, scomparso questa mattina all'età di novantaquattro anni. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha espresso la vicinanza per la scomparsa di De Mita, che fino all'ultimo non ha smesso di servire lo Stato lavorando per le istituzioni: "Presidente del Consiglio tra il 1988 e il 1989, più volte ministro, protagonista della vita parlamentare e politica italiana nella sinistra democristiana, fino all'ultimo è stato impegnato nelle istituzioni locali, come sindaco del comune di Nusco. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo" ha affermato il premier. Stefania Craxi, neo eletta presidente della Commissione affari Esteri al Senato ha lasciato un lungo ricordo su Ciriaco De Mita, la cui vita politica si è fortemente e indissolubilmente legata a quella del leader socialista Bettino Craxi, padre della senatrice di Forza Italia: "Con Ciriaco De Mita scompare un interprete della prima Repubblica e, segnatamente, delle vicende politico-istituzionali degli anni Ottanta. Legato profondamente alla sua terra natia, uomo del Sud, la storia De Mita è quella di una personalità figlia dei partiti, di quei partiti che fungevano anche da ascensore sociale, e di quella Dc caratterizzata dal forte radicamento territoriale" ha affermato la senatrice.

"Restano vivi nella memoria i suoi duelli interni al mondo democristiano e, ancor più, gli scontri con i socialisti e con Craxi del quale fu certamente avversario ma di cui riconobbe sempre la caratura, l'ingenerosa alterazione del giudizio e l'ingiusto epilogo giudiziario di una vicenda politica. Quello tra i due fu un conflitto politico aspro ed a tutto campo, frutto di visioni e mondi diversi, a tratti inconciliabili, ma all'insegna della politica come terreno di confronto tra i migliori" ha proseguito la figlia dell'ex leader socialista. "E' questa la lezione che personaggi come De Mita consegnano al nostro tempo. Alla sua famiglia ed ai suoi cari il mio pensiero".

Paolo Cirino Pomicino è stato compagno di partito di De Mita, avversario nei congressi, alleato nel governo ma amico di vita. "Fu un segretario politico capace di ribaltare una situazione in cui la Dc aveva perso ben 6 punti alle politiche del 1983, rilanciando la politica dell'alleanza con i socialisti, offrendo a Bettino Craxi la presidenza del Consiglio. E' stato segretario più a lungo di De Gasperi" ha ricordato l'ex ministro per la pubblica amministrazione della Repubblica. "Ha usato il potere secondo i riti democristiani, un potere discreto. Era un uomo che tentò di sciogliere le correnti, E in questo senso fece un'attività di ammodernamento del partito anche in periferia, ricordo che in Sicilia affidò il partito alle mani di due amici autorevoli, Sergio Mattarella e Calogero Mannino, che fecero entrambi un lavoro di qualità." 

Anche dal Quirinale è arrivato il cordoglio del presidente della Repubblica: "La notizia della sua scomparsa è motivo di grande tristezza. De Mita ha vissuto da protagonista una lunga stagione politica. Lo ha fatto con coerenza, passione e intelligenza, camminando nel solco di quel cattolicesimo politico che trovava nel popolarismo sturziano le sue matrici più originali e che vedeva riproposto nel pensiero di Aldo Moro" ha commentato Mattarella di cui ne ha ricordato l’impegno incessante per un meridionalismo intelligente e modernizzatore, la vivacità intellettuale, la curiosità e la capacità di dialogare con tutti, forte di una ispirazione cristiana autenticamente laica e l'attenzione alle nuove generazioni per un rinnovamento della politica fatto di scelte coraggiose e concrete. "Non meno importante" ha concluso il presidente nel comunicato ufficiale "fu la sua visione internazionale e, in modo particolare, l’attenzione che ebbe per ciò che la leadership di Gorbaciov stava producendo in Unione sovietica alla fine degli anni Ottanta."

Immediata la reazione anche del segretario di Pd Enrico Letta che ai microfoni di "Radio anch'io" su Rai Radio1 ha rimarcato il peso e l'influenza politica dell'ex esponente della Democrazia cristiana: "Un grande leader, davvero appassionato di politica e che ha fatto la storia della politica italiana soprattutto nel decennio degli anni '80" ha affermato Letta. "E' stato un protagonista e ha cambiato la politica italiana perchè ha reso possibile una Democrazia cristiana che in quegli anni ha cercato di aprirsi alla società e ai giovani, un tentativo di apertura in parte riuscito."

Il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio ha espresso la sua vicinanza alla famiglia: "se ne va una grande personalità che ha sempre coniugato il lavoro per il territorio con l'impegno in politica nazionale" ha affermato il pentastellato, che con Ciriaco De Mita condivide le stesse radici campane. Insieme a lui anche il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha ricordato una passione e una curiosità senza eguali. "Una preghiera per Ciriaco De Mita: al di là delle diverse opinioni, la sua passione per la politica e l'attenzione per la comunità meritano rispetto. Condoglianze alla sua famiglia" ha affermato il leader della Lega Matteo Salvini. Dalle sedi europee si fa sentire la voce di Paolo Gentiloni, commissario Ue agli Affari economici, che su Twitter ha lasciato il suo ricordo, sottolineando "l'orgoglio delle radici nel suo territorio. La statura intellettuale. E una straordinaria curiosità per le opinioni e le storie diverse dalle proprie."