Ennesima defezione

La Ianaro abbandona il M5s: "Sono stata umiliata, passo al Misto"

Valerio Valentini

Un altro addio nella truppa grillina alla Camera. Lo scontro decisivo sulle parafarmacie. Nuova grana per Conte. Con la deputata campana, il conto dell'esodo sale a 71, solo a Montecitorio, dall'inizio della legislatura

Ai colleghi che provavano a dissuaderla, a indurla a un ripensamento, ha risposto che no, che stavolta non si trattativa di un dissenso, ma di “una umiliazione bella e buona”. E dunque Angela Ianaro ha deciso: “Lascio il Movimento 5 stelle, passo al Misto”. E poi chissà. Di certo c’è che la farmacologa beneventana, classe ’67, abbandonerà la truppa grillina alla Camera. La convinzione è maturata ieri sera. Quando, nel corso di una tribolatissima riunione della commissione Affari sociali, di cui la Ianaro è componente, è scoppiata la baruffa su un emendamento che consentiva anche alle parafarmacie di effettuare i tamponi. Dal Mef, per bocca della viceministra grillina Laura Castelli, arriva parere contrario. Ma il M5s tenta la prova di forza, obbliga tutti a schierarsi per il Sì: per dare un segnale, forse per rispondere con baldanza all’arroganza parallela della Lega, che nel frattempo prova il blitz sulla soppressione del Green pass.

 

La Ianaro però è scettica: “Perché forzare così? Perché andare contro il governo?”. E poi ci sono perplessità anche di merito che la inducono a dirsi contraria all’imboscata. “Io non parteciperò al voto”, spiega ai suoi colleghi. Sennonché il capogruppo Davide Crippa, d’intesa con la guida grillina in commissione, quella Gilda Sportiello vicinissima alla cerchia dei fedelissimi di Giuseppe Conte, dirama l’ordine inaspettato: “Tutti i colleghi contrari a questo emendamento sulle parafarmacie devono essere sostituiti”, è il senso del dispaccio. E dunque anche la Ianaro viene rimpiazzata da una compagna di partito ben disposta a seguire le indicazioni bellicose a favore delle parafarmacie. “E questa è un’umiliazione, l’ennesima, e davvero inaccettabile”, racconta la Ianaro. Da oggi, il M5s ha un deputato in meno: sono 156, adesso. Ne elesse 227 nel 2018: e sembra passata un’èra geologica, da allora.

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  • Valerio Valentini
  • Nato a L'Aquila, nel 1991. Cresciuto a Collemare, lassù sull'Appennino. Maturità classica, laurea in Lettere moderne all'Università di Trento. Al Foglio dal 2017. Ho scritto un libro, "Gli 80 di Camporammaglia", edito da Laterza, con cui ho vinto il premio Campiello Opera Prima nel 2018. Mi piacciono i bei libri e il bel cinema. E il ciclismo, tutto, anche quello brutto.